Tre minorenni processati per l’incendio degli edifici “Vetro e Acciaio”.

Tre minorenni processati per l’incendio degli edifici “Vetro e Acciaio”.
Tre minorenni processati per l’incendio degli edifici “Vetro e Acciaio”.
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Giovedì 14 novembre presso il tribunale dei minorenni si è svolto il processo per l’incendio degli edifici “Vetro e Acciaio” a Rouen. Attualmente sono sotto processo a porte chiuse tre minorenni, sospettati di aver appiccato il fuoco a due edifici in disuso nel settembre 2023. L’incendio non ha causato vittime.

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Dopo due rinvii, il processo contro i tre giovani piromani degli edifici “Glass and Steel”, svoltosi il 30 settembre 2023 a Rouen, si è finalmente svolto questo giovedì 13 novembre presso il tribunale dei minori della città.

Il giorno dei fatti, intorno alle 18, uno spettacolare incendio è scoppiato in un edificio abbandonato nel quartiere di Saint Julien, sulla riva sinistra di Rouen, per poi propagarsi ad un secondo edificio. Le due serie di sette piani sono letteralmente crollate sotto la violenza delle fiamme. Fortunatamente l’incendio non ha causato vittime.
Questi edifici della residenza “les Pépinières”, costruiti sul modello “Vetro e Acciaio”, furono costruiti negli anni ’70, epoca in cui l’amianto era un materiale ampiamente utilizzato. I residenti poi si preoccupano della possibile contaminazione delle loro case. Alcune settimane dopo, un centinaio di campioni e analisi del suolo e dell’aria non hanno rivelato tracce significative.

Meno di un mese dopo i fatti, quattro minorenni furono arrestati, compresi i tre presunti autori. Sono stati identificati dagli investigatori grazie ai video condivisi sui social network. Secondo la procura di Rouen, i giovani minorenni, che all’epoca dei fatti avevano 12, 13 e 14 anni, avrebbero ammesso di aver voluto appiccare un incendio con una tanica di benzina che avevano appena trovato.

Ma probabilmente anche l’edificio era occupato e quel giorno furono notati altri incendi. “Abbiamo una perizia legale alla quale ci affidiamo che segnala altri focolai di incendio, che sarebbero più significativi, più gravi, più pericolosi di quello imputato ai nostri assistiti, tenuto conto che ciò è confermato dalle dichiarazioni degli stessi vigili del fuoco. -loro stessi. Insomma, abbiamo elementi sufficienti per costruire la convinzione dei giudici su un dubbio, ed è su questo dubbio che capitalizzeremo“commenta José Delfon, avvocato di uno degli imputati e di sua madre.
Secondo lo SDIS, Servizio Dipartimentale dei Vigili del Fuoco e di Soccorso presente la sera dell’incendio, l’incendio sarebbe partito effettivamente da un appartamento situato al primo piano, ed occupato abusivamente.

I tre giovani che compaiono davanti al tribunale dei minori di Rouen hanno oggi 13, 14 e 15 anni. Sono processati per atti di distruzione intenzionale mediante incendio o qualsiasi altro mezzo che possa creare pericolo per le persone.
La questione delle loro responsabilità nell’incendio è stata sollevata oggi nel bel mezzo di una battaglia tra esperti. La presentazione delle loro personalità ha aiutato a chiarire alcuni punti. “Esisteranno sempre adolescenti che hanno comportamenti imprevedibili, un bisogno di essere intensi, trasgressivi, di ricreare tutto questo con le immagini, perché in questo caso si tratta di video. D’altro canto, anche gli adulti hanno la pesante responsabilità di garantire che gli edifici non siano pericolosi.” difende Olivier Bodineau, avvocato di uno degli imputati e sua madre.

Le parti civili sono la città di Rouen e il locatore sociale “Rouen Habitat”. I danni furono stimati in 8 milioni e 700mila euro. Danni molto gravi secondo l’avvocato di “Rouen Habitat”, dovuti ai rischi di inquinamento e alle misure di messa in sicurezza del sito, con notevoli costi indotti, e ad un’operazione immobiliare su questo terreno ora bloccata. Si pone la questione cruciale del risarcimento. “Le prove fornite da “Rouen Habitat” permettono di dimostrare che sì, un singolo incendio è causa di un incendio doloso. Rouen Habitat vuole solo che venga fatta giustizia e che tutti i danni subiti siano risarciti“, stima il maître Olivier Bodineau, avvocato di “Rouen Habitat”.

L’anno prossimo si terrà sicuramente una nuova udienza di tutela civile, che darà sicuramente luogo ad un’aspra battaglia assicurativa.

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