Dopo le elezioni presidenziali americane vinte da Donald Trump, il social network Bluesky ha conquistato più di un milione di utenti. La piattaforma mira a essere più sicura di X.
Dall’elezione di Donald Trump, Bluesky ha guadagnato oltre un milione di utenti. Sviluppato originariamente da Jack Dorsey, ex direttore di Twitter, diventato X con l’acquisizione di Elon Musk, questo social network il cui logo rappresenta una farfalla si presenta come un’interfaccia più sicura, con più moderazione e scambi più pacifici.
L’onnipresenza del capo di Tesla nella campagna presidenziale di Donald Trump e nella squadra governativa sembra essere una delle ragioni del recente successo di Bluesky. Aderire alla piattaforma farfalla sarebbe infatti un atto politico che significherebbe il rifiuto di aderire alle posizioni repubblicane del proprietario di X.
Secondo il Guardian, questo afflusso di nuovi utenti proviene in gran parte dal Nord America e dal Regno Unito. Il loro arrivo ha permesso a Bluesky di raggiungere quasi 15 milioni di utenti in totale, rispetto ai 9 milioni di settembre.
15 milioni di persone su Bluesky!!! The Verge ci ha preceduto nel nostro annuncio: questa è la bellezza di una rete aperta con statistiche pubbliche!
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— Bluesky (@bsky.app) 13 novembre 2024 alle 16:43
Se la piattaforma Butterfly è nata come progetto interno a Twitter, nel 2022 è diventata un’azienda indipendente. Da allora Jack Dorsey si è ritirato da questa rete, che ora è principalmente di proprietà del direttore generale Jay Graber.
Bluesky ti consente, come X, di pubblicare messaggi nonché di mettere mi piace, ripubblicare o rispondere a quelli degli altri. È anche possibile inviare video e chattare in privato.
Il social network è costruito su un’architettura decentralizzata, che dovrebbe consentire scambi più misurati e regole di moderazione più trasparenti.
Un’impresa imprenditoriale “mission-driven”.
Molti utenti lo criticano perché lo hanno bannato.
Su Bluesky, gli utenti possono specificare se desiderano vedere, bloccare o nascondere contenuti violenti o sessuali sotto un avviso, contrassegnato da un mix di algoritmi e bandiere della comunità.
Registrata come società commerciale “in missione”, la piattaforma auspica che “la pubblicità non sia il suo principale modello economico” e non intende monetizzare i dati dei propri utenti, ma ha lanciato una prima offerta a pagamento che consente di acquisire un proprio nome utente allegato ad un indirizzo internet.
Intervistato dal Guardian, il ricercatore di social media Axel Bruns ritiene che questa piattaforma sia “diventata un rifugio per le persone che vogliono avere il tipo di esperienza sui social media che Twitter offriva una volta, senza tutto l’attivismo estremo, la disinformazione, l’incitamento all’odio, i bot e tutto il resto.