Nel pieno del processo per l’assassinio di Samuel Paty, un insegnante di storia decapitato a due passi dal suo collegio a Yvelines, e più di un anno dopo l’attentato di Arras costato la vita a Dominique Bernard, al liceo Gambetta, Posso solo immaginare il panico che attanagliò la comunità di Avion quando iniziarono a circolare informazioni riguardanti una possibile minaccia di bomba, unita alla presa di ostaggi, riguardo al liceo Picasso di Avion.
Innanzitutto ci sono stati gli studenti delle scuole superiori che hanno dovuto evacuare i locali e hanno contattato appena hanno potuto i genitori. Ma anche osservatori che hanno assistito al dispiegamento delle forze dell’ordine nonché all’istituzione di un imponente sistema di sicurezza e di un perimetro di sicurezza, alcuni arrivando addirittura ad analizzare: “ Considerato il mondo di oggi, qualcosa sta sicuramente succedendo. » E infatti l’istituto ha ricevuto una telefonata da una persona che si presentava come uno studente che aveva piazzato una bomba e che intendeva prendere in ostaggio i suoi compagni di classe. Ma in realtà non è stata piazzata alcuna bomba, non è stata deplorata alcuna intrusione, né presa di ostaggi.
Si è trattato infatti di un falso allarme. Eppure molto rapidamente sui social network e in particolare su Facebook, pubblicazioni che parlano” due uomini incappucciati e armati » sono circolati. Le parole “ presa di ostaggi » e « terroristi » ha gettato nel panico il web e soprattutto i genitori dei bambini educati in questo istituto. Erano in tanti ad aspettare dietro i nastri per essere rassicurati. Alla fine l’allarme è stato dato alle 11 e alle 12,15 i giovani sono rientrati sul posto.
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