VIDEO. Dopo l’incendio di Vidauban nel Var, dobbiamo salvare le tartarughe di Hermann

VIDEO. Dopo l’incendio di Vidauban nel Var, dobbiamo salvare le tartarughe di Hermann
VIDEO. Dopo l’incendio di Vidauban nel Var, dobbiamo salvare le tartarughe di Hermann
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Dobbiamo agire rapidamente per salvare le tartarughe di Hermann che potrebbero essere ferite. Le fiamme dell’incendio di Vidauban potrebbero decimare la popolazione di questa specie protetta.

Nel Var, l’incendio che ha bruciato 600 ettari di foreste è ormai risolto. Un incendio ritenuto di origine accidentale. Il paesaggio della desolazione si estende per chilometri. La vegetazione e la fauna selvatica non hanno più sofferto.

Così una squadra di 30 volontari si è mobilitata per perlustrare terre bruciate alla ricerca di sopravvissuti. In effetti, le tartarughe di Hermann sono numerose in questi massicci, la specie è protetta ed endemica del dipartimento.

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Sul posto è intervenuta l’associazione SOPTOM (Stazione di Osservazione e Protezione delle Tartarughe e dei loro Ambienti) per perlustrare la zona. In poche ore sono già state ritrovate una decina di tartarughe e più della metà sono morte. Possono nascondersi tra i tronchi degli alberi.

Quando troviamo una tartaruga controlliamo che il guscio sia integro, senza urti.

Alexia Le Floch, responsabile del progetto SOPTOM

a France 3 Costa Azzurra

Alcune tartarughe potrebbero semplicemente essere disidratate o richiedere maggiori cure. Già nel 2021, durante i grandi incendi che devastarono più di 7.000 ettari del Gonfaron, centinaia di tartarughe erano state salvate. Una trentina di essi furono curati e poi reintrodotti.

Il veterinario, dottor Franck Bonin, lavora nel villaggio di Tortues dove ha sede l’associazione SOPTOM. Nel 2021 spiegò: “il centro dove lavoro è un rifugio, accogliamo le tartarughe abbandonate o sequestrate dall’amministrazione. Abbiamo 50 specie, ovvero tra 1.600 e 1.700 animali. Questo numero è in costante aumento, poiché siamo un centro di recupero per tartarughe acquatiche ed esotiche. Li eliminiamo dall’ecosistema francese, è una grande missione, sono animali che non hanno assolutamente nulla a che fare nei nostri corsi d’acqua dove consumano tutta la nostra biodiversità“.

L’operazione di salvataggio dopo l’incendio di Vidauban durerà una decina di giorni per cercare di salvare il maggior numero possibile di esemplari. Alcuni sopravvissuti sono dotati di fari GPS per raccogliere dati a fini scientifici.

Si raccomanda ai potenziali camminatori di non intervenire e di contattare l’associazione in caso di dubbi.

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