Grazie Apple!
Così, in uno studio intitolato Per fortuna c’è l’iPad
IL Partner di ricerca sull’intelligence dei consumatori è semplicemente detto grato ad Apple per i suoi tablet, anche se gli iPad non ricevono tanto tempo e attenzione quanto gli iPhone o anche i Mac
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In effetti, il CIRP lo ritiene Gli iPad sono molto più facili da scansionarecon solo quattro modelli base e due dimensioni diverse per due di essi. Un’analisi che possiamo comprendere data la massa di iPhone nel catalogo di Cupertino (più di 120…). Inoltre, gli sviluppi sono molto meno frequenti, il che consente confronti regolari e diretti tra i trimestri
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Ma è soprattutto la performance dei tablet di Cupertino a sedurre uno degli aumenti più forti del trimestre con +7,87% (davanti solo ai Servizi, che continuano il loro slancio con +11,91%). La loro buona salute permette loro di esserlo la seconda linea di prodotti più grande, in costante crescita, bilanciando altri prodotti
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Inoltre, la gamma è perfettamente progettata coprendo l’intera gamma di esigenze: l’iPad Pro posizionato nella fascia alta, l’iPad Air nella fascia media e infine due modelli base con iPad e il mini più piccolo.
Come si può vedere nel grafico CIRP, anche se perde una piccola quota, l’iPad Pro resta il modello più venduto con il 45% dell’intera gamma. IOl è seguito dall’iPad con il 33% e dall’iPad Air con il 13% e poi il mini spinge fino in fondo il concetto con un mini 9%. Da notare che in un anno l’iPad Air ha perso molto, passando dal 24% al 13%, a favore dell’iPad (passato dal 23% al 33%).
Finalmente il CIRP conclude il suo studio con un lieto fine (è quasi Natale), precisando che l’iPad lo è una storia bella e semplice che aiuta Apple a continuare a sostenere i propri risultati finanziari
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un iPad che riparte
Da parte sua, Apple aveva indicato che l’iPad continua il suo slancio e mostra un buon aumento del 7,87%, ovvero 6,950 miliardi di dollari di entrate. Dopo più di 500 giorni senza alcuna notizia, la primavera scorsa Apple ha rilasciato un iPad Pro M4 e un iPad Air M2.
Da diversi trimestri gli utenti ignorano una fascia di invecchiamento ormai troppo costosa. Aspettavano quindi qualcosa di nuovo, o si innamoravano di un nuovo modello (da conservare per diversi anni) o di una generazione più vecchia a prezzi allineati alla realtà del mercato e della concorrenza.
Per quanto riguarda l’ultimo della gamma arrivato due settimane fa (in ottobre), l’iPad Mini 7 con il suo chip A17 Pro e compatibile con Apple Intelligence non verrà conteggiato in questo trimestre ma – combinato con il calo dei prezzi dell’iPad 10 – questo bisognerebbe forse incrementare le vendite.