I dipendenti pubblici della Federazione Vallonia-Bruxelles sono in sciopero questo giovedì. Le pubbliche amministrazioni potrebbero quindi operare lentamente. I dipendenti pubblici protestano contro la riforma del ministro Jacqueline Galant, che prevede in particolare l’abolizione dello status.
I dipendenti pubblici della Federazione Vallonia-Bruxelles sono in sciopero questo giovedì. L’avviso è stato presentato dai sindacati del servizio pubblico vallone e dagli enti della pubblica amministrazione (Forem o Aviq per esempio). Lo seguono anche i rappresentanti del personale della Federazione Vallonia-Bruxelles.
Ma di chi stiamo parlando esattamente? E quali conseguenze avrà per noi questo movimento? Concretamente, tutti i dipartimenti della SPW potrebbero essere colpiti: sia l’economia, l’occupazione, l’energia, l’edilizia o le finanze. Ma è difficile prevedere l’impatto sui cittadini.
Secondo la CGSP non dovrebbero esserci blocchi, tranne negli uffici dove non ci sarà personale sufficiente. L’Unione socialista prevede di organizzare, ad esempio, una distribuzione di volantini all’ingresso degli edifici. A partire da mezzogiorno è previsto anche un incontro in Place Joséphine Charlotte a Jambes.
Lo sciopero non dovrebbe a priori avere conseguenze sui trasporti pubblici. Ma forse in alcune scuole… Da notare che nel settore dell’istruzione, per le azioni viene ufficialmente annunciata la data del 26 novembre.
I dipendenti pubblici protestano contro la riforma portata avanti dal ministro della Funzione pubblica, in particolare riguardo all’abolizione dello status degli agenti valloni. Accusano anche Jacqueline Galant di aver già dato istruzioni di non assumere più agenti statutari, ma lei lo nega.
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