cos’è l’hajj, che inizia questo venerdì e termina questa domenica con l’Eid el-Kebir?

cos’è l’hajj, che inizia questo venerdì e termina questa domenica con l’Eid el-Kebir?
cos’è l’hajj, che inizia questo venerdì e termina questa domenica con l’Eid el-Kebir?
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Insieme alla professione di fede, alla preghiera, al digiuno del Ramadan e all’elemosina, l’hajj è uno dei cinque pilastri dell’Islam. Il suo scopo è la purificazione del pellegrino, che in questa occasione riceve il perdono divino. A coloro che compiono il pellegrinaggio verrà concesso il titolo onorifico di “hajj”, che incute rispetto.

È obbligatorio?

Ogni musulmano deve fare questo pellegrinaggio alla Grande Moschea una volta nella vita, se ne ha i mezzi materiali e la capacità fisica. Questo obbligo è stabilito nel Libro di Allah e nella Sunnah (le Tradizioni del Profeta).

Perché La Mecca?

Secondo la tradizione islamica, la Mecca è il luogo di nascita del profeta Maometto. Dalla sua riconquista nel 1924 da parte del re al-Saud, questa città è sotto la protezione dell’Arabia Saudita, che è responsabile dell’organizzazione del pellegrinaggio.

Quando viene organizzato e quanti giorni dura?

Il grande pellegrinaggio avviene nel mese di dou l-hija, l’ultimo del calendario musulmano. L’hajj inizia l’ottavo giorno del mese e dura sei giorni interi, oltre ai quattro giorni compreso quello dell’arrivo del pellegrino alla Mecca, e gli altri tre giorni di riposo prima dell’inizio del pellegrinaggio.

Cos’è la Kaaba?

All’arrivo alla Mecca, per eseguire Tawaf, il pellegrino cammina sette volte intorno alla Kaaba mentre prega, attorno alla quale è stata costruita la Grande Moschea. Questo grande cubo di pietra ricoperto di seta nera che simboleggia l’unicità di Dio e l’impossibilità di rappresentarlo, è il luogo più sacro dell’Islam. Ogni giorno, i musulmani di tutto il mondo si inchinano per pregare nella sua direzione.

Perché il Monte Arafat?

Dopo aver compiuto sette volte il viaggio tra Safa e Marwa, distanti 400 metri l’una dall’altra e vicine alla Grande Moschea, sulle orme di Hajar, moglie del profeta Abramo, i fedeli si recano poi a Mina, a 4 chilometri di distanza, per trascorrere la notte il giorno successivo iniziò la scalata del monte Arafat. Si dice che qui sia il profeta Maometto abbia pronunciato il suo ultimo sermone. Resterà lì diverse ore pregando e recitando il Corano.

Perché il rituale della pietra?

I fedeli si dirigono poi verso la piana di Mouzdalifa per prepararsi il giorno successivo all’Eid el-Kebir. Il pellegrino trascorre lì la notte e raccoglie le pietre per il rito della lapidazione delle stele di Satana il giorno successivo a Mina. Per questo rito si consiglia di raccogliere 70 sassolini, grandi quanto un cece, che simboleggiano il rifiuto del male e la protezione dalle tentazioni. Ritornando alla Mecca, i fedeli fanno nuovamente sette giri attorno alla Kaaba, per eseguire il Tawaf d’addio.

Cos’è l’Eid el-Kébir, o “festa del sacrificio”?

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