Il futuro complesso sportivo di Tarare sarà interamente riscaldato con gas verde

Il futuro complesso sportivo di Tarare sarà interamente riscaldato con gas verde
Il futuro complesso sportivo di Tarare sarà interamente riscaldato con gas verde
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Una settimana dedicata alla transizione energetica, con due eventi tematici, uno per le imprese sul recupero della CO2la gestione dei rifiuti organici e la riduzione del consumo energetico e l’altro, dedicato alle comunità sulla mobilità bioNGV, e la raccolta dei rifiuti organici per la metanizzazione.

Questo giovedì mattina si sono svolte sul mercato altre manifestazioni “pubbliche generali”, durante le quali gli esperti della GRDF e dell’Alte 69 hanno informato i residenti su diverse pratiche, come la riduzione dei consumi, le caldaie ad alto rendimento o le possibilità di finanziamento per progetti eco-responsabili.

Un impegno per la transizione ecologica

Tarare, coinvolta attraverso la Comunità Urbana della Rodania Occidentale (Cor), nella rete del Territorio dell’Energia Positiva (Tepos), si è posta l’obiettivo di produrre entro il 2050. Cioè almeno tanta energia rinnovabile quanta ne consuma .

Il sindaco Bruno Peylachon si è detto fermamente impegnato nella transizione energetica ed ecologica, ricordando “l’importanza di limitare gli effetti delle attività umane sull’ambiente di vita”. Una dinamica che gli sta a cuore da instaurare in tutti i progetti tarariani, che si tratti di una palestra o del rinverdimento dei cortili scolastici.

Da diversi anni sono in corso lavori sul riutilizzo dei terreni di scarto industriale, in particolare la ristrutturazione dell’emblematico edificio di 10.000 m22 di JB Martin, situato all’ingresso orientale di Tarare. Questo progetto, che ammonta a più di 30 milioni di euro, dovrebbe essere finanziato soprattutto da attori privati.

Un altro successo per l’assessore, il parco Viaduc, situato, dopo la bonifica del sito, al posto di aree dismesse di industrie tessili, come la Tintoria. Situato a Tarare West, deve ospitare sui suoi 34.000 m2 un villaggio commerciale, un albergo, negozi, uffici e un centro ricreativo.

Il nuovo complesso sportivo: 4.000 mq riscaldati in modo semplice

Quanto al nuovo complesso sportivo e ai suoi 4.000 mq, i cui lavori sono iniziati nel 2020, e che dovrebbero essere inaugurati nel maggio 2025, sarà dotato di una doppia caldaia a gas, che eventualmente potrebbe essere sostituita da una caldaia a legna. Una “bella scelta” per il sindaco, il cui obiettivo era ridurre la sua impronta di carbonio.

Il gas verde così scelto emette l’80% di CO2 meno dell’energia fossile, permettendoti di controllare la bolletta e rimanendo nell’economia circolare. Una scelta che ha permesso al comune di Tarare di ricevere il marchio “Comforming Green Gas Actor”, che verrà affisso sull’edificio.

Gas verde in pratica

È prodotto da rifiuti locali e rinnovabili, agricoli o provenienti da impianti di trattamento delle acque reflue, che vengono riscaldati a 40° per due mesi in un metanizzatore. I gas vengono poi recuperati e purificati. Se per il momento i gas verdi vengono mescolati con gas fossili, GRDF punta a produrre il 20% di gas verde entro il 2030 e il 100% entro il 2050. Da notare che il gas verde prodotto finora ammonta a 12 terawattora all’anno, di cui 40 gigawattora ogni anno nel Rodano, con l’obiettivo di raggiungere i 130 TWh nel 2050.

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