Dopo un attacco con un’auto che ha ucciso 35 persone e ne ha ferite circa 40, la Cina cerca di censurare critiche e tributi

Dopo un attacco con un’auto che ha ucciso 35 persone e ne ha ferite circa 40, la Cina cerca di censurare critiche e tributi
Dopo un attacco con un’auto che ha ucciso 35 persone e ne ha ferite circa 40, la Cina cerca di censurare critiche e tributi
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L’attacco ha provocato almeno 35 morti e più di 40 feriti. L’autista si è ferito intenzionalmente con un colpo alla sua auto ed è stato portato in ospedale.

La sera di lunedì 11 ottobre si è verificato un attacco con auto speronamento nella città di Zhuhai, vicino a un centro sportivo della città, situata nel sud del Paese. La polizia locale annuncia un bilancio iniziale di almeno 35 morti e 43 feriti gravi. La città ospiterà un grande spettacolo aereo in cui sono previste dimostrazioni militari.

L’autista è un uomo di 62 anni di nome Fan. Quest’ultimo gli ha inferto numerose ferite al collo con un coltello. È stato arrestato dalla polizia dopo aver tentato di fuggire. Secondo i primi elementi delle indagini raccolti dalla polizia locale, l’aggressione potrebbe essere avvenuta dopo il recente divorzio di Fan.

Tributi censurati, media statali silenziosi

Lo ha chiesto il presidente cinese Xi Jinping, citato dalla televisione statale CCTV “Sia fatto ogni sforzo per curare i feriti” e richieste “una punizione severa contro l’autore del reato”. Queste sono le uniche parole che la televisione trasmetterà, tralasciando completamente la copertura dei fatti secondo Reuters. Anche il China Daily, un altro media statale, non ha riportato l’incidente.

Su Weibo, una sorta di X cinese, gli utenti hanno lanciato un hashtag che menzionava il numero dei morti. Il social network lo ha subito censurato. Alcuni hanno anche criticato la lentezza della risposta del governo, cancellando i commenti.

Anche molti cinesi si sono radunati sul luogo dell’attacco per lasciare fiori, candele e bottiglie di alcol in omaggio alle vittime. Offerte che sono state ritirate molto rapidamente dagli agenti di sicurezza che hanno anche vietato ai giornalisti di parlare con le persone sul posto.

Il ministro degli Esteri loda il Paese come uno dei più sicuri al mondo. Sebbene il Paese sia molto sicuro e le armi da fuoco siano vietate, negli ultimi mesi si è assistito a un aumento del numero di attacchi con coltellate.

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