Le risposte a questo tipo di domande sono spesso impossibili da trovare, concludono due ricercatori dell’Istituto di ricerca sull’economia contemporanea che hanno studiato i mercati dei granchi e delle aragoste. Lo studio conclude che semplicemente non esistono dati attendibili sui margini commerciali dei vari intermediari tra cattura e piastra.
“Non sappiamo molto”, osserva il ricercatore universitario Gabriel Bourgault-Faucher, specializzato da 4 anni nel settore della pesca. L’unico dato attendibile è il prezzo allo sbarco pagato dai proprietari delle fabbriche ai pescatori. Non c’è modo di sapere come operano attori come grossisti, ristoratori e grandi catene di generi alimentari, dice.
Mancanza di trasparenza
Senza trasparenza in tutte le transazioni, diventa difficile vedere quali aziende stanno realizzando profitti e quali hanno difficoltà a trovare redditività. Più del 70% dei prodotti marini del Quebec vengono esportati verso altri paesi, ricorda il ricercatore dell’IRÉC. Gabriel Bourgault-Faucher precisa che l’80% dei frutti di mare consumati in Quebec è importato.
Lo studio pubblicato giovedì 13 giugno sul sito IREC si concentra sulla composizione dei prezzi dei granchi e delle aragoste e traccia il percorso dei prodotti provenienti dal Quebec e consumati nella provincia. Fornisce numerose informazioni sul ruolo di tutti, come broker, distributori all’ingrosso e al dettaglio.
Non riuscendo a ottenere il prezzo dopo ogni passaggio di mano di un prodotto, i due ricercatori analizzano i flussi economici, nonché le entrate e le spese in ciascun anello della catena bioalimentare. L’economia della pesca in Quebec trarrebbe beneficio da un migliore monitoraggio dei margini commerciali di tutti, concludono.
