Immobiliare: in Bretagna i prezzi continuano a scendere

Immobiliare: in Bretagna i prezzi continuano a scendere
Immobiliare: in Bretagna i prezzi continuano a scendere
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In Bretagna (Loira Atlantica inclusa), continua il calo dei prezzi iniziato in autunno. “Si sta diffondendo, senza che si possa parlare di collasso”, aggiunge Nicolas Bosquet, notaio della Côtes-d’Armor. Secondo i dati presentati dai notai bretoni, giovedì 13 giugno, i prezzi medi a fine marzo sono diminuiti del 2,9% per gli appartamenti vecchi e dello 0,7% per le case.

Il risultato della consapevolezza dei venditori: di fronte agli alti tassi di interesse e alla difficoltà di ottenere prestiti bancari, per vendere è necessario fare sforzi sui prezzi. Niente, tuttavia, aiuterà a rilanciare un mercato in rallentamento, che mostra un calo delle transazioni del 26% nel primo trimestre. Se i prezzi degli immobili esistenti scendono, le nuove abitazioni sono pressoché stabili al +0,9%, mentre i terreni edificabili, sempre più rari, crescono del 7,3%.

Le città interessate sono soprattutto

Come osservato alla fine del 2023, il calo dei prezzi colpisce soprattutto le grandi città: circa -2% a Brest, -3,7% e -2,5% a Rennes per appartamenti e vecchie case. “Quasi tutto è in rosso nei quartieri di Rennes”, commenta Me Damien Gueguen. A causa dell’elevato stock di beni in vendita, anche i prezzi degli immobili nuovi sono in calo nella capitale bretone (-3,6%). A Nantes le tendenze sono più marcate, fino al -9% per le vecchie case. Altrove, i prezzi restano in rialzo, soprattutto nel Morbihan, dipartimento che attira una clientela spesso benestante e meno dipendente dal credito bancario.

Cosa succederà dopo? Gli accordi di vendita e le promesse di fine aprile mostrano un calo dei prezzi più marcato: -4,5% per i vecchi appartamenti e -2,1% per le case. Anche in questo caso sono le grandi città a fare da apripista, non solo Rennes, Brest e Nantes, ma anche Saint-Brieuc, Quimper, Lorient e Vannes, finora risparmiate. “A Quimper i prezzi scendono dell’8% per i vecchi appartamenti e del 12% per le case. La correzione del mercato è in atto”, osserva Cyril Blanchard.

Incertezze politiche

In termini di volumi di vendita, le prospettive sono più vaghe. Se i notai bretoni notano un rallentamento del calo delle transazioni (-21%), le elezioni europee e lo scioglimento dell’Assemblea nazionale sconvolgono il gioco. “Non abbiamo molta visibilità”, riconosce Sébastien Bosquet. I notai contavano su una ripresa imminente grazie all’evoluzione dei prezzi e al calo dei tassi d’interesse iniziato all’inizio dell’anno. Riflusso che avrebbe dovuto accelerare in seguito alla decisione della Banca Centrale Europea (BCE) di abbassare i tassi di riferimento a partire da giugno.

Ma i recenti eventi politici sono stati puniti sui mercati finanziari, dove la Francia ora si rivolge a prestiti più costosi di prima. Le conseguenze saranno durature? Tutto dipende dal resto della storia. Ai mercati piacciono solo la fiducia e la stabilità. Come gli attori del mercato immobiliare.

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