Sospettato di aver ucciso tre bambine lo scorso luglio in Inghilterra, Axel Rudakubana dovrà essere interrogato questo mercoledì. L’adolescente di 18 anni conduceva una vita tranquilla prima dell’incidente.
Nato in Galles da una famiglia originaria del Ruanda, Axel Rudakubana, 18 anni, dovrà essere ascoltato davanti al tribunale di Liverpool questo mercoledì, 13 novembre. È sospettato di aver pugnalato a morte tre bambine alla fine di luglio in Inghilterra.
I fatti risalgono al 29 luglio a Southport, nel nord-ovest del Paese. L’aggressione con coltello è avvenuta nel bel mezzo delle vacanze scolastiche, in una discoteca durante un’attività per bambini al ritmo della musica di Taylor Swift.
Due bambine di 6 e 7 anni sono morte lo stesso giorno e una terza, di 9 anni, è morta il giorno successivo. Altri otto bambini e due adulti sono rimasti feriti.
Violente proteste anti-immigrazione hanno avuto luogo in dozzine di città, alimentate da agitatori di estrema destra tra le voci su Internet riguardo al sospettato. Era stato erroneamente presentato come richiedente asilo musulmano nonostante fosse nato in Galles da una famiglia originaria del Ruanda.
Secondo le testimonianze, Axel Rudakubana conduceva una vita tranquilla prima del 29 luglio. Intervistato dal Mirror, un vicino di casa della famiglia dell’adolescente ha descritto un giovane che “non usciva mai” e “tornava a casa da scuola cantando”.
Amante del karate e del teatro
Secondo lui la famiglia del giovane era molto impegnata nella parrocchia locale nella quale l’imputato prestava servizio come chierichetto. Anche il liceale, appassionato di karate, faceva parte di una compagnia teatrale.
La famiglia una volta viveva a Cardiff, dove era nato Alex Rudakubana. Nella capitale gallese ricordiamo un bambino “tranquillo” e “introverso”, cresciuto da “una coppia qualunque che fatica a tirare avanti”.
Oltre all’omicidio delle tre ragazze, l’adolescente è stato accusato di fabbricazione di ricina, un veleno molto potente, ma anche di un reato di “terrorismo” dopo il ritrovamento di un manuale di Al-Qaeda a casa sua. La pista del terrorismo non è stata però inclusa nell’inchiesta sugli omicidi, per i quali restano sconosciute le motivazioni degli imputati.
Alla fine di ottobre si rifiutò di rispondere alle domande della giustizia nella corte di Westminster. Secondo il suo avvocato Stan Reiz, anche Axel Rudakubana è rimasto in silenzio durante le udienze precedenti. Resta da vedere se sarà lo stesso anche questo mercoledì.