I primi sintomi della crisi immobiliare sono apparsi ben prima dell’esplosione dell’immigrazione temporanea in Quebec, ha detto martedì il co-portavoce di Québec solidaire Gabriel Nadeau-Dubois.
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Questa uscita è avvenuta il giorno dopo un incontro tra il primo ministro François Legault e il suo omologo canadese Justin Trudeau, durante il quale sono stati stanziati 750 milioni di dollari per compensare i costi sostenuti dal Quebec per l’accoglienza dei richiedenti asilo.
Gabriel Nadeau-Dubois ha sussultato quando ha sentito François Legault dire, dopo questo incontro, che gli immigrati temporanei sono “al 100%” responsabili della crisi abitativa.
“L’esplosione dei prezzi degli affitti, la feroce speculazione di alcuni investitori immobiliari, la piaga degli sfratti, il fatto che ci siano troppe case in cattive condizioni, che le persone siano spesso stipate in alloggi malsani, tutto è iniziato ben prima dei recentissimi aumento dell’immigrazione temporanea”, ha detto in un’intervista alla LCN.
Ha accusato il Primo Ministro di diffondere disinformazione tra gli abitanti del Quebec.
“Quello che fa è designare capri espiatori, mentre la crisi immobiliare è stata causata da decenni di inerzia da parte dei governi del Quebec e di Ottawa”, ha spiegato Nadeau-Dubois. Quest’ultimo ha anche aggiunto che questo tipo di affermazione è pericolosa per la coesione della società del Quebec.
“È sempre stato riconosciuto che dal 2022, il significativo aumento dell’immigrazione temporanea ha aggiunto pressione alla crisi immobiliare. È un fatto. Ma la crisi immobiliare è causata da diversi fattori. La speculazione, l’esplosione di Airbnb in tutte le regioni del Quebec, sono fattori che hanno alimentato anche la crisi immobiliare. Ciò che il signor Legault ha fatto ieri è assolutamente irresponsabile”, ha affermato.
Guarda l’intervista completa nel video qui sopra
