La vittoria di Donald Trump alle elezioni americane costituisce un “occasione importante” colonizzare la Cisgiordania, territorio palestinese occupato dal 1967, ha proclamato a gran voce questo lunedì, 11 novembre, Bezalel Smotrich, ministro delle Finanze israeliano responsabile anche della gestione civile della Cisgiordania, e quindi delle colonie.
Durante un discorso in Parlamento, il ministro di estrema destra ha sottolineato che il ritorno al potere di Trump (il cui insediamento ufficiale avverrà nel gennaio 2025) sarebbe infatti un’occasione per espandere “La sovranità israeliana sugli insediamenti di Giudea e Samaria”, termine biblico usato dagli israeliani ultraortodossi o suprematisti per designare la Cisgiordania.
“Eravamo a un passo dall’applicare la sovranità alle colonie di Giudea e Samaria, e ora è il momento di farlo”, aggiunse Smotrich, lui stesso un colono. “L’anno 2025 sarà, con l’aiuto di Dio, l’anno della sovranità in Giudea e Samaria”, ha promesso di nuovo.
Lo Stato palestinese, un “pericolo”
Oltre a Gerusalemme Est, anch’essa sotto occupazione dal 1967, quasi 500.000 israeliani vivono in Cisgiordania, in insediamenti che le Nazioni Unite considerano illegali secondo il diritto internazionale, tra 3 milioni di palestinesi (3,3 milioni compresa Gerusalemme Est).
“Applicazione della sovranità” è una frase interpretata dalla stampa come la probabile annessione degli insediamenti israeliani e l’estensione del diritto civile israeliano ai loro residenti. Dalla conquista della Cisgiordania nella Guerra dei Sei Giorni del 1967, l’intero territorio è rimasto sotto il controllo militare piuttosto che civile.
Qualificarsi come “Pericolo” La creazione di uno Stato palestinese, secondo Smotrich, è essenziale per lo Stato ebraico“eliminare” è quello di annettere i circa 250 insediamenti che si sono diffusi nel territorio palestinese. E ha aggiunto:
“Non ho dubbi che il presidente Trump, che ha dimostrato coraggio e determinazione nelle sue decisioni durante il suo primo mandato, sosterrà lo Stato di Israele in questo sforzo”.
E per concludere in tono trionfante: “I nuovi nazisti [terme souvent utilisé par Smotrich pour désigner les Palestiniens] deve pagare un prezzo sul territorio [en raison des attaques du 7 octobre 2023] che sarà loro tolto per sempre in Gaza, in Giudea e in Samaria».