Gas esilarante, per niente divertente: il nostro editoriale

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Editoriale sulla droga a Ginevra

Non è affatto un gas divertente

Tra le bombole gettate nel lago e i verbali della polizia, Ginevra non è risparmiata dalle “feste con gas esilarante”. Ma come agire?

Editoriale Pubblicato oggi alle 7:21

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Non rientra nella categoria degli stupefacenti, ha effetto solo per pochi minuti e non lascia tracce. E il vantaggio è che ha un nome divertente che quasi incoraggia a prenderlo alla leggera: il gas esilarante, consumato da adolescenti e giovani adulti, può tuttavia rovinare la vita: gravi ustioni, postumi neurologici, morte per asfissia…

Ovviamente il fenomeno non risparmia Ginevra vista la quantità di taniche rinvenute la settimana scorsa sul fondo del lago. E secondo le informazioni della polizia, sembra che agli esercizi pubblici non importi il ​​divieto di utilizzare questo prodotto per scopi ricreativi.

Dovremmo agire più a livello cantonale? Questo è quanto propone una mozione, sostenuta, caso raro, all'unanimità. L’argomento, nei Cantoni ma anche sotto il Duomo, solleva regolarmente interrogativi.

Ma è complesso. La Svizzera sottolinea di essere interessata solo marginalmente da questo consumo, chiamato anche «la droga dei poveri». Fare una prevenzione specifica su questa sostanza poco consolidata potrebbe avere effetti controproducenti. Ma il Consiglio federale riconosce anche che manca un monitoraggio per comprendere adeguatamente un fenomeno che per sua natura è invisibile.

Ciò che resta è la repressione di tutti coloro che traggono profitto vendendo consapevolmente questo prodotto a scopo ricreativo. È difficile sanzionare i produttori attivi in ​​questo cosiddetto mercato festivo all’estero. A livello locale la storia è diversa: soprattutto nelle discoteche, i fornitori di questo prodotto disastroso riescono ancora a non preoccuparsi. Una lacuna da colmare.

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Cathy Macherel è giornalista della Tribune de Genève dal 2010. Collabora a diverse rubriche, Locale, Weekend e gestisce alcuni supplementi. Si occupa in particolare di pianificazione territoriale e mostra una predilezione per le indagini e gli approcci giornalistici. Maggiori informazioni

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