Lunedì mattina, la cerimonia che celebra il 105° anniversario dell’armistizio del 1918 ha riunito funzionari eletti, veterani, studenti universitari e ruteni al monumento ai caduti, come quasi ovunque nell’Aveyron.
Erano 106 anni fa. L’11 novembre 1918 fu firmato l’armistizio. Lunedì mattina, funzionari eletti, veterani, studenti universitari (ecc.) si sono riuniti ai piedi del monumento ai caduti, nel giardino della fiera di Rodez, per “ricordare il sacrificio di questi giovani”, ha ricordato Charles Giusti, prefetto dell’Aveyron , davanti all’assemblea. Dal 2012, la cerimonia “è per tutti coloro che sono morti per la Francia”. L’occasione per il rappresentante dello Stato di ricordare l’80° anniversario della Liberazione.
Trasmissione alle generazioni future
La deposizione di corone in successione, il canto della Marsigliese, la lettura del messaggio ufficiale da parte del prefetto dell’Aveyron hanno scandito questa cerimonia, davanti ai numerosi ruteni accorsi. Inoltre, gli studenti dei collegi Canaguet, Quatre-saisons, Joseph-Fabre, Saint-Joseph, Saint-Viateur e i membri del consiglio comunale della gioventù di Rodez leggono testi di veterani.
“Non dobbiamo dimenticare coloro grazie ai quali viviamo oggi in pace”, ha salutato Nicole Schira, capo dipartimento della Memoria francese e presidente del comitato d’intesa delle associazioni commemorative e patriottiche del Ruthénois. Per l’ex insegnante di storia tedesca “è molto importante trasmettere questa fiaccola alle generazioni future”.
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