I dati poco rassicuranti prima di Euro 2024

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Sabato sera la squadra portoghese ha subito un’altra battuta d’arresto nella preparazione a Euro 2024. Mentre aveva già perso i denti contro la Slovenia lo scorso marzo (2 – 0), la Seleção questa volta ha perso contro la Croazia, per tornare, dieci anni dopo, all’Estádio National do Jamor (1 – 2).

Al di là del solo risultato – che vale quello che vale in un’amichevole – è soprattutto l’aspetto difensivo a preoccuparci. Negli ultimi quattro incontri, il Portogallo ha subito due gol a partita. Se le avversità di questa sera sono state dure, quelle imposte da Finlandia (4 – 2), Slovenia (2 – 0) e Svezia (5 – 2) lo sono state meno.

Interpellato in conferenza stampa dopo la partita contro la Finlandia, Roberto Martinez ha spiegato che i due gol segnati da Teemu Pukki sono dovuti ad una mancanza di concentrazione da parte della sua squadra.. Una risposta comprensibile ma che, attraverso la ripetizione, diventa gradualmente inudibile. Perché il tecnico spagnolo aveva sottolineato anche la necessità che la squadra mantenga la porta inviolata contro i compagni di Luka Modric. Non è stato così.

Pepe: la soluzione miracolosa?

La soluzione ai mali della difesa portoghese potrebbe chiamarsi Pepe. All’età di 41 anni, il difensore dell’FC Porto manca moltissimo insieme a Rúben Dias. Né Toti Gomes, che non è sulla lista dei 26, né Antonio Silva, né Gonçalo Inácio sono stati all’altezza della chiamata di Roberto Martinez. Colui che tra pochi giorni giocherà il suo quinto Europeo è stato vittima di diversi problemi fisici nel corso della stagione che hanno costretto il suo allenatore a fare a meno di lui in 9 delle 10 partite di qualificazione. Conoscendo la bestia, non c’è dubbio che il suo ritorno questo martedì, contro l’Irlanda, darà il tono.


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