l'essenziale
Super XIII – 7° giorno. Carcassonne ha accelerato nel secondo tempo superando una squadra molto interessante di Villeneuve-sur-Lot (34-12). Resta imbattuto al Domec.
Dopo la copia incompleta consegnata sabato scorso dalla sponda avignonese, Alexis Escamilla e i suoi fratelli hanno voluto dimostrare più coerenza e applicazione di fronte a questa squadra di Villeneuvoise che si è trasferita ai piedi della City senza l'ombra di complessi.
Se gli ospiti arrivano con l'intera legione straniera, i padroni di casa dovranno fare i conti con le assenze di quattro attaccanti. Ciò ha costretto Fred Camel e Teddy Sadaoui a rimodellare il loro gruppo, in cui Vincent Albert occupa l'insolita posizione di seconda linea.
Tuttavia, queste modifiche non sembrano alterare la buona alimentazione del collettivo dell'Aude, che sembra aver imparato la lezione del Vaucluse. Erano infatti appena cinque minuti di gioco quando una candela di Herrero sconvolge la caduta della retroguardia avversaria, per la gioia dell'opportunista Serulevu. Giusto in tempo per apparecchiare nuovamente la tavola, Vincent Albert rompe con forza la linea su un servizio di Herrero e, con la complicità del calcio di quest'ultimo, regala alla sua squadra un vantaggio di dodici punti. Ma poiché gli abitanti del Lot-et-Garonnais non intendono lasciarsi impressionare, non esitano a portare il pericolo nel campo di Carcassonne. Ed è così che Moule offre ai piedi un caviale di cui Rouillard si diletta per rimettere in partita i suoi (12-6). Se le Canarie riprendessero il loro dominio, numerosi errori impedirebbero loro di realizzarsi sul tabellone.
Fin dall'inizio i “biancoverdi” si presentano minacciosi ma la difesa locale resta attenta. E una lunga discesa di Escamilla che ritrova Escaré dentro dà respiro alla sua squadra (18-6). Lucas Albert, con una superba finta, apre poi la via reale, prima di lasciarla aperta a Drodrolagi. Da quel momento in poi la squadra in campo è una sola, e Herrero, dopo un tiro per sé, si ripete. Toccherà però al volontario Bachoukh chiudere la squalifica, premiando così una squadra che aveva mostrato un bel volto ma per la quale ieri la marcia era ancora un po' troppo alta.