08.11.2024, 18h21
La Forza ad interim delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL) ha accusato venerdì l’esercito israeliano di aver danneggiato una delle sue posizioni nel sud del paese, in un’azione definita “deliberata e diretta”.
Gli eventi, accaduti giovedì, arrivano dopo “altri sette incidenti simili” perpetrati dall’esercito israeliano, ha affermato l’UNIFIL in una nota. “Non si tratta di forze di pace in mezzo al fuoco incrociato, ma di azioni deliberate e dirette da parte dell’esercito israeliano”, aggiunge.
Secondo la dichiarazione, due escavatori e un bulldozer “hanno distrutto parte di una recinzione e una struttura in cemento in una postazione UNIFIL a Ras Naqoura”.
“Notiamo anche con preoccupazione la distruzione e la rimozione questa settimana di due dei barili blu che segnano la linea di ritiro delimitata dalle Nazioni Unite tra Libano e Israele”, aggiunge la Forza ad interim delle Nazioni Unite, sottolineando che le forze di pace “hanno osservato direttamente” la l’esercito ne rimuove uno.
10.000 forze di pace
Dal 1978, più di 10.000 caschi blu dell’UNIFIL sono di stanza nel sud del Libano per fungere da cuscinetto con Israele, responsabili in particolare del monitoraggio della Linea Blu, la linea di demarcazione fissata dall’ONU tra i due paesi.
Nel mese di ottobre, un portavoce dell’UNIFIL ha identificato più di 30 incidenti accaduti durante il mese che hanno provocato danni materiali o lesioni ai Caschi Blu, di cui una ventina dovuti al fuoco o ad azioni israeliane.
Ferito
“Nonostante le pressioni inaccettabili esercitate sulla missione con vari mezzi, le forze di pace continueranno a svolgere” i loro compiti, ha assicurato la Forza.
Giovedì, l’UNIFIL ha riferito che cinque peacekeeper sono “leggermente feriti” in un’esplosione dopo, secondo l’esercito libanese, un attacco israeliano contro un’auto all’ingresso di Saida, nel sud del Libano, “come convoglio” delle forze dell’ONU.