Audi prevede di tagliare 2.000 posti di lavoro diretti in Europa –

-

8 novembre 2024
Benoit Charette

Secondo una rivista economica tedesca, la casa automobilistica tedesca Audi sta valutando una significativa riduzione della sua forza lavoro, con diverse migliaia di posti di lavoro a rischio in funzioni non produttive.

Tagli di posti di lavoro nelle funzioni indirette

Secondo Manager Magazin, Audi prevede di ridurre circa il 15% delle sue posizioni indirette, soprattutto nel settore dello sviluppo. Questo piano potrebbe interessare più di 2.000 posti di lavoro solo in questa categoria. In Germania sarebbero in gioco quasi 4.500 posti di lavoro indiretti, nel tentativo di ridurre i costi e ristrutturare le attività.

Trattativa in corso, ma nessun dettaglio sulla cifra

Audi ha confermato a Reuters che sono in corso trattative con i rappresentanti dei lavoratori, senza però rivelare l’esatta entità dei tagli di posti di lavoro previsti. L’azienda mantiene quindi le cifre precise, ma i colloqui in corso mostrano il potenziale per riduzioni sostanziali.

Un calo degli utili legato alla probabile chiusura dello stabilimento di Bruxelles

La situazione finanziaria di Audi ha subito un forte calo nel terzo trimestre, in parte a causa degli alti costi legati alla probabile chiusura dello stabilimento di Bruxelles, che impiega circa 3.000 persone. Questo sito, dedicato alla produzione della Q8 E-tron, soffre di una bassa domanda per questo modello, il che spinge Audi a considerare la chiusura di questa struttura.

La Volkswagen prevede di chiudere tre stabilimenti in Germania

Audi, una filiale del gruppo Volkswagen, potrebbe non essere l’unica colpita. Secondo quanto riferito, la Volkswagen starebbe anche valutando la possibilità di chiudere tre stabilimenti in Germania per ridurre i costi come parte del suo piano di ristrutturazione a lungo termine.

Con informazioni da Automotive News Europe

Informazioni sull’autore

Benoit Charette / Il proprietario e caporedattore Benoit Charette pratica il giornalismo automobilistico da 30 anni. È fondatore, proprietario e caporedattore di L’Annuel de l’automobile, che pubblica dal 2001. Ha condotto i programmi RPM e RPM+ su V e Légendes de la route su Historia. Alla radio dal 1986, conduce il programma ça tête la route e partecipa per il secondo anno al programma Passion Auto su RDS oltre a mettere in linea il sito ufficiale de L’Annuel de l’automobile su annualauto That.

Belgium

-

PREV quale impatto nel vostro ipermercato di Meaux?
NEXT 1833. Nel falansterio prende vita il socialismo utopico