Un francese è stato arrestato giovedì 6 giugno a Mosca. Secondo l’agenzia di stampa russa Tass, quest’ultimo è sospettato di raccogliere informazioni nell’ambito delle attività militari russe.
“Il comitato investigativo di Mosca ha avviato un procedimento penale ai sensi del paragrafo 3 dell’articolo 330.1 del codice penale russo (inadempimento degli obblighi previsti dalla legislazione della Federazione Russa in materia di agenti stranieri)” ha dichiarato l’autorità, aggiungendo che l’uomo “visitò ripetutamente il territorio della Russia, inclusa Mosca, dove aveva incontri con cittadini della Federazione Russa“
Non iscrivendosi nel registro degli “agenti stranieri”, come prevede la parte 3 dell’articolo 330.1 del codice penale russo, il francese potrebbe essere multato cinque anni di carcere.
Dottore in Filosofia
Secondo la Tass, il nome dell’uomo è Laurent Vinatiernato nel 1976, “consulente presso il Centro svizzero per il dialogo umanitario, responsabile delle questioni eurasiatiche dopo il colpo di stato in Ucraina nel febbraio 2014“.
Il quarantenne, dottore in filosofia ed esperto del conflitto ceceno, della Russia e dell’Asia centrale, lavora per l’organizzazione per il dialogo umanitario, con sede a Ginevra, come consulente per il programma Eurasia e Russia.
Secondo le informazioni di Le Figaro, l’uomo ha partecipato a diversi incontri organizzati dalle autorità russe, tra cui una tavola rotonda sulle relazioni russo-bielorusse. Secondo quanto riferito, ha anche parlato due volte all’Accademia delle finanze sponsorizzata dal governo e ha incontrato un arcivescovo della Chiesa ortodossa presso il Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca dopo l’invasione russa dell’Ucraina.
Un video diffuso dalla commissione investigativa mostra l’arresto del francese, in jeans e camicia nera, da parte di uomini mascherati davanti a un bar nel centro di Mosca.
