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Nel 2025, il municipio di Parigi offrirà ai residenti della capitale “una grande operazione di sensibilizzazione” al rischio di inondazioni in caso di piena della Senna, nell'ambito di un programma di “resilienza” della città, presentato venerdì 8 novembre.
Durante questo esercizio, che “potrebbe aver luogo nell’aprile 2025”, “tutti i parigini saranno invitati a riunioni nei municipi dei quartieri, con accesso a Internet, per spiegare loro quale comportamento aspettarsi da tutti in caso di inondazioni”ha detto all'AFP il sindaco Anne Hidalgo.
Le autorità, “siamo pronti, con piani ed esercitazioni regolari sulla Senna, ma vorrei che riuscissimo a sensibilizzare la popolazione parigina in generale, per dargli la capacità di agire informandosi e formandosi”ha aggiunto.
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Spiegandolo, ad esempio, in caso di alluvioni “non dovresti scendere nel tuo parcheggio per prendere la macchina, perché è lì che sei intrappolato”mentre molti parcheggi sotterranei sono stati completamente allagati a Valencia e nella sua regione spagnola, colpita da inondazioni storiche.
“Strategia di resilienza”
E “Esercitazione di crisi in situ” È prevista la simulazione di un'alluvione della Senna, in collaborazione con la questura, ha comunicato il municipio. Anche i parigini saranno informati delle misure “migliorare la resilienza delle loro case”mentre il Comune eseguirà “sviluppi sperimentali per ridurre il deflusso urbano”.
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La notizia “strategia di resilienza” di Parigi di fronte ai rischi (alluvioni, pandemia, attentato, attacco informatico, ondata di caldo, ecc.), che sarà votata nel prossimo Consiglio di Parigi a metà novembre, mira in particolare a “sviluppare la cultura del rischio, vale a dire la conoscenza dei rischi locali e dei riflessi da adottare in caso di crisi, e rafforzare l’aiuto reciproco locale tra i parigini”spiega Pénélope Komitès, vicesindaco responsabile dell'innovazione, dell'attrattiva e della resilienza.
Il piano prevede 50 azioni concrete, tra cui regolari esercitazioni di crisi con la popolazione e l'attuazione di un piano “molto caldo” proteggere le persone in strada durante le ondate di caldo e creare a “campus della resilienza”.
A cura di Le Nouvel Obs con AFP