Il portiere del Lille, autore di grandi prestazioni fin dall’inizio della stagione, è stato convocato da Didier Deschamps per la squadra francese. Lo assapora.
C’era da aspettarsi la sua reazione. Non ci volle molto perché uscisse dal bosco. “Da ieri, alle 14, la mia vita è cambiata”Il portiere del Lille Lucas Chevalier ha esultato venerdì in una conferenza stampa, convocato per la prima volta nella squadra francese, “un inizio di realizzazione”.
Il giovane portiere del Losc, che mercoledì ha festeggiato il suo 23esimo compleanno, fa parte del gruppo di Didier Deschamps che affronterà Israele (14 novembre) e Italia (17) nella Società delle Nazioni. Il suo nome era stato fatto già da mesi per entrare a far parte del trio di portieri composto da Mike Maignan e Brice Samba. “Sono orgoglioso, è l’inizio di un traguardo”, ha detto prima della trasferta del club del nord a Nizza domenica (15:00). Dobbiamo saper apprezzare il momento ma dovremo anche mostrare le cose”.
Nella sua macchina al momento della lista di Deschamps
Questa prima convocazione proietta il nativo di Calais (1,89 m) in un’altra dimensione: «Da ieri, alle 14 (quando è stata annunciata la lista, ndr), la mia vita è cambiata». “Ieri non ero in diretta, stavo guidando e la lista deve essere uscita alle 14:09, qualcosa del genere, dice con un sorriso sul volto. Alle 14:08 era molto tranquillo, e alle 14:09 il telefono è esploso, stavo guidando e ho pensato, che cos’è? Cosa sta succedendo? Mi ha segnato. Lì dici a te stesso: oh sì, è importante per noi ma anche per le persone intorno”.
Tuttavia, il portiere del Lille, allenato al Domaine de Luchin, vive questo nuovo status con leggerezza: “Non credo di rendermi conto di quello che sto facendo. Ma è anche questo atteggiamento spensierato che mi fa sì che prenda le cose con naturalezza e non mi distragga”.
Questa scelta di Didier Deschamps premia l’ascesa di Lucas Chevalier, ottimo in Champions League, criterio supremo agli occhi del tecnico. “È una sorpresa nel senso che è la prima volta, ma c’è un elemento di logica, ha detto. Ho dei meriti, ma se non fossi stato convocato non sarebbe stato un grosso problema. Se fosse successo in sei mesi, sarebbe successo in sei mesi”.
A Clairefontaine ritroverà Mike Maignan, N.1 dei Blues, di cui era uno dei sostituti quando iniziò nel Nord. “La storia è bellissima”, ha commentato. Avevamo la profonda convinzione che fosse realizzabile. Oggi lo è. Dovremo fotografare il momento nelle nostre teste”.
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