Continuano gli attacchi israeliani contro diverse zone del Libano.
Nel Sud, sono stati attaccati i villaggi di Khirbet Selm, Tiri, Soultaniyé, Tebnine, Chaqra, Kounine (Bint Jbeil) e Kfar Remmane (Nabatiyé), mentre gli attacchi contro Tiro sono continuati nella notte tra giovedì e venerdì. In questa caza, e più in particolare ad Aïn Baal, aerei militari hanno preso di mira un edificio, mentre si dovevano celebrare i funerali delle vittime uccise il giorno prima a Barja (nello Chouf). Poco dopo la mezzanotte, i villaggi di Mansouri (Tyr), Ghandouriyé (Nabatiyé) e Froun (Bint Jbeil) sono stati bombardati.
Inoltre, nella notte tra giovedì e venerdì, aerei da ricognizione e droni israeliani hanno sorvolato i villaggi nei distretti di Tiro e Bint Jbeil, e gli aerei israeliani hanno sparato bombe leggere sui villaggi di confine adiacenti alla Linea Blu.
All’alba di venerdì, le regioni di Ramiyé, Aïta el-Chaab e Qaouzah (nel sud del Paese) sono state esposte al fuoco delle mitragliatrici, in particolare nelle foreste situate vicino al confine con Israele. Inoltre, le aree di Alma el-Chaab, Wadi Slouki, Majdel Selem e Bint Jbeil sono state sottoposte ai bombardamenti dell’artiglieria israeliana, che hanno causato notevoli danni materiali.
In Israele, nelle prime ore di venerdì mattina, le sirene hanno suonato ad Haifa, Nazareth, Kiryat Shmona e zone circostanti, oltre che in vaste zone della Galilea.
L’esercito israeliano ha affermato di aver “rilevato una ventina di missili lanciati dal Libano verso il nord di Israele così come in direzione di Haifa e Nazareth”, precisando che “alcuni di essi sono stati intercettati”.
Anche il canale israeliano 12 ha riferito che “5 missili sono stati visti sopra il dito di Galilea” e che “alcuni sono caduti in aree aperte”. Sempre secondo lo stesso canale, “dieci missili sono stati lanciati su Naharia e sulla Galilea occidentale”.
Inoltre, secondo i media statali ebrei, un elicottero dell’esercito israeliano sta cercando droni che sono entrati nello spazio aereo a nord di Cesarea.
Hezbollah, da parte sua, ha rivendicato l’attacco di venerdì mattina alla base navale Stella Maris a nord-ovest di Haifa, utilizzando una salva di missili.