come evitarlo nel 2025 grazie a questo consiglio poco conosciuto

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come evitarlo nel 2025 grazie a questo consiglio poco conosciuto
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© Leeloo Il Primo/Pexels

– Ci sono modi per evitare la flat tax.

Mercoledì 16 ottobre, in occasione dell'esame del bilancio 2025, la commissione Finanze aveva compiuto un piccolo colpo. Senza eliminare la flat tax, i deputati avevano dato il via libera a una riforma aumento del tasso complessivo del 33% dal 2025. Ma durante l’esame in seduta pubblica dell’Assemblea nazionale, la sinistra non è riuscita a trasformare il test, ha spiegato Capitalein particolare a causa del cambiamento di opinione del Rally Nazionale. Nel frattempo i contribuenti possono sottrarsi alla flat tax e farlo in modo del tutto legale, spiegano Gli Echi.

Normalmente, se siete titolari di un piano di risparmio immobiliare (PEL), di azioni, obbligazioni o di un conto superbancario, non potete sottrarvi alla detrazione forfettaria unica sui redditi derivanti da questi investimenti. Questa flat tax del 30% – composta da Imposta forfettaria del 12,8%. e 17,2% di contributi previdenziali – si applica ai vostri interessi e dividendi, sottolinea Capitale. La “richiesta di esenzione” ti consente di vedere solo i contributi previdenziali prelevati.

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La richiesta dovrà essere presentata entro la fine di novembre

Pertanto, per evitare la detrazione forfettaria obbligatoria del 12,8% senza liberatoria, è necessario giustificare condizioni delle risorse particolare. Il reddito fiscale di riferimento (RFR) per l'anno N-2 non deve superare un determinato tetto. Secondo Gli Echii massimali non sono cambiati negli ultimi mesi e gli interessi sono fissati 25.000 euro per i redditi provenienti da conti di risparmio fiscalmente agevolati, cedole obbligazionarie o PEL (sottoscritti dal 2018). Una cifra raddoppiata 50.000 euro per coppie sposate o conviventi.

Ma il discorso è diverso per le esenzioni relative ai dividendi: il tetto del RFR non deve superare i 50.000 euro (75.000 euro per una coppia). I nostri colleghi sottolineano che le famiglie non tassate (o poche) non pagano questa tassa forfettaria poiché è superiore alle loro risorse. Per gli altri la “richiesta di esenzione” consente di posticipare il pagamento del 12,8%. Per effettuare la richiesta, però, non bisogna ritardare poiché la scadenza è fissata al 30 novembre.

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Esiste tuttavia un'eccezione “per i prodotti risultanti da contratti di assicurazione sulla vita e deflussi di capitali da un piano di risparmio previdenziale”secondo l'amministrazione fiscale. Devi quindi fare a lettera d'onore indirizzati alle banche partecipate. Un modello di lettera esiste anche sul sito della finanza pubblica. Ma attenzione alle false dichiarazioni: è prevista una multa. Equivale, secondo i colleghi, al 10% dell'importo della detrazione oggetto erroneamente di richiesta di esenzione.

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