Il 17 ottobre 2022, un uomo di 74 anni ha ucciso una coppia di vicini in mezzo alla strada, rue des Trévires a Niederkorn. Giovedì, la dodicesima sezione penale del tribunale distrettuale del Lussemburgo ha condannato José Q. a 18 anni di carcere, otto dei quali sospesi. I giudici hanno ritenuto che fossero presenti gli elementi costitutivi dell’assassinio. L’imputato avrebbe quindi agito con premeditazione e non sotto l’influenza dell’emozione.
Il duplice omicidio è stato preceduto da un annoso conflitto di quartiere. Quel lunedì mattina, l’imputato ha nascosto un fucile in un bidone della spazzatura e ha teso un’imboscata alla donna di 62 anni e all’uomo di 54 anni nel loro vialetto. Dopo aver sparato una prima volta alle sue vittime, che erano ferite, l’uomo ha sparato una seconda volta a bruciapelo.
Subito dopo i fatti, José Q. ha ammesso di aver preso la decisione di agire due giorni prima, dopo che i suoi vicini gli avevano impedito ancora una volta di aprire il suo garage utilizzando dei disturbatori. Tuttavia, in seguito ha ritrattato questa affermazione. Pertanto, ha deciso di agire solo il 17 ottobre.
Lunga faida di quartiere
“Mi hanno trattato come un cane”, ha assicurato l’imputato alla corte all’inizio di ottobre. La coppia lo avrebbe molestato per anni. Presumibilmente hanno distrutto i suoi pomodori e le teste di lattuga, hanno sporcato il serbatoio dell’acqua con sapone e hanno manomesso il suo garage. “Non è stato giusto quello che ho fatto, ma non vedevo altra soluzione”, ha detto José Q. l’ultimo giorno del processo. Anche altre persone, tra cui ex vicini di casa, hanno parlato in tribunale di pesanti conflitti con la coppia defunta.
Un esperto psichiatrico aveva notato che José Q. aveva una responsabilità ridotta. Un disturbo paranoico della personalità avrebbe limitato la capacità di discernimento dell’imputato al momento dei fatti. Non sono disponibili le motivazioni scritte della sentenza. I giudici però sembrano aver tenuto conto di questa circostanza attenuante. La legge, infatti, prevede l’ergastolo in caso di omicidio. Il rappresentante del pubblico ministero aveva chiesto al tribunale una condanna a 20 anni di reclusione.
José Q. ha dovuto inoltre far fronte a richieste di risarcimento da parte dei familiari delle vittime per un importo complessivo di ben oltre 500.000 euro. I giudici, però, hanno accolto solo sette delle 19 richieste. L’imputato dovrà pagare tra i 1.000 e gli 8.000 euro di danni a ciascuna famiglia. Deve anche coprire i costi di sepoltura delle sue vittime.
La sentenza non è ancora definitiva. Tutte le parti possono ancora ricorrere in appello.
Questo articolo è stato originariamente pubblicato sul sito di Parola lussemburghese.
Adattamento: Antony Speciale