Rischio dell’ennesimo rinvio per il gas senegalese-mauritano

Rischio dell’ennesimo rinvio per il gas senegalese-mauritano
Rischio dell’ennesimo rinvio per il gas senegalese-mauritano
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La commercializzazione del gas prodotto dal giacimento Grand Tortue Ahmeyim (GTA), gestito dalla British Petroleum (BP), nella zona di confine marittimo tra Mauritania e Senegal, è ancora prevista per l’inizio del 2025. Salvo rinvii dell’ultimo minuto

Le dichiarazioni rilasciate il 30 settembre dall’amministratore delegato della BP, Murray Auchincloss, vogliono essere rassicuranti riguardo al mantenimento di un’agenda annunciata prima delle dimissioni del suo predecessore, Bernard Looney, alla fine del 2023.

L’amministratore delegato della British Petroleum ha annunciato “progressi significativi” verso lo sfruttamento del progetto Ahmeyim LNG, situato al largo delle coste della Mauritania e del Senegal. Alcuni osservatori hanno visto queste parole come un possibile indebolimento della tempistica entro la quale BP prevede di iniziare la produzione – e le esportazioni – all’inizio del 2025, sottolineando la crescente importanza del gas naturale nel panorama energetico globale.

Nell’ambito degli sforzi per portare avanti il ​​progetto, David Campbell, vicepresidente esecutivo della BP, ha visitato Nouakchott durante il mese di settembre ed è stato ricevuto anche dalle più alte autorità di questo paese, il presidente Ghazouani e il suo primo ministro Moctar Ould Diay, ex Ministro dell’Economia e delle Finanze sotto Mohamed Ould Abdel Aziz e quindi uno dei principali attori nella firma del CPP (Production Sharing Contract) con BP e Kosmos Energy.

Nouakchott, Il signor Campbell, che ora gestisce GTA, ha anche incontrato i principali funzionari del settore energetico mauritano per discutere i dettagli del progetto e i suoi potenziali benefici. Una sorta di assestamento finale prima del momento tanto atteso dal 2015.

Dopo i colloqui in Mauritania, Campbell si è recato a Dakar, dove ha cercato di affrontare, con il dovuto tatto e cautela, e risolvere le restanti divergenze tra i governi della Mauritania e del Senegal. Perché crediamo, a torto o a ragione, che il cambio di potere nei due paesi abbia suscitato una sorta di sfiducia nei confronti dell’assemblea portata avanti da Macky Sall e Ould Abdel Aziz. I due presidenti, entrambi consapevoli che sarebbero partiti prima che la GTA diventasse operativa, avevano anche manovrato per proteggersi le spalle. Ma sappiamo come sono andate le cose in seguito, con Ould Abdel Aziz messo in prigione e Macky Sall il cui candidato presidenziale è stato sonoramente battuto da Diomaye Faye!

Pertanto, nel nuovo contesto politico, soprattutto in Senegal, le discussioni si sono concentrate sul rafforzamento della cooperazione, evidenziando i vantaggi reciproci e le opportunità significative che il progetto Ahmeyim LNG presenta per entrambi i paesi.

La BP vuole mettere tutte le possibilità dalla propria parte

Anche Grand Tortue Ahmeyim (GTA) ha visto un cambio di leadership con l’arrivo di Dave Campbell al posto di Emil Ismayilov, che guida il progetto da gennaio 2021. Campbell, con la sua esperienza nella gestione di progetti per BP nell’Asia-Pacifico dal 2018, è chiamata a garantire l’avvio della produzione del progetto gas all’inizio del 2025, dopo un ritardo di 28 mesi che ha causato un significativo aumento dei costi di sviluppo.

Il nuovo manager arriva in un momento critico, subito dopo l’annuncio di un audit finanziario volto a valutare i costi aggiuntivi del lavoro di sviluppo del progetto. Questo audit, avviato congiuntamente dai due paesi coinvolti, cerca di comprendere l’impatto finanziario del sostanziale aumento dei costi di spesa in conto capitale (CAPEX) sulle entrate della Mauritania e del Senegal.

Oltre a risolvere i problemi in corso, Dave Campbell è responsabile dell’accelerazione del processo decisionale relativo alla seconda fase delle operazioni del progetto.

Ricordiamo che la decisione finale di investimento (FID) del progetto GTA è stata firmata nel 2018 tra i due paesi e le società Kosmos e BP. La prima fase del progetto ventennale mira a produrre 2,3 milioni di tonnellate di gas naturale, con l’intenzione di aumentare la produzione a 6 milioni di tonnellate nella seconda fase e a 10 milioni di tonnellate nella terza.

Il progetto non solo promette di rafforzare la sicurezza energetica della regione, ma fa anche parte degli sforzi globali per passare a fonti energetiche più pulite.

Sfruttando le vaste riserve di gas naturale del giacimento di Ahmeyim, BP intende svolgere un ruolo centrale nel soddisfare la crescente domanda di GNL sui mercati internazionali, rafforzando così la posizione della regione come uno dei principali attori nell’economia globale.

Par Mohamed SneibaCorrispondente permanente – Nouakchott

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