Decine di migliaia di diari e testimonianze individuali di civili ucraini sono stati raccolti e conservati dall’inizio dell’invasione russa. Costituiscono un vasto “museo delle voci civili” per la Storia e per una futura Norimberga.
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Giornalista presso il dipartimento di Cultura
Di Alain LallemandPubblicato il 11/06/2024 alle 14:58
Tempo di lettura: 2 minuti
En inaugura a fine ottobre, presso il Museo di Storia di Kiev, l’accesso pubblico e online a una nuova raccolta di testimonianze sulla tragedia di Mariupol (Donetsk), tra cui quella della defunta Kateryna Savenko uccisa il 4 aprile 2022, direttrice del Museo Diana Olehivna Popova ha riassunto in due potenti immagini l’importanza di raccogliere testimonianze umane che descrivono dettagliatamente le atrocità dell’invasione russa: “La nostra comprensione dell’Olocausto è stata notevolmente migliorata da resoconti come il diario di Anna Frank.
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