Una valutazione mista? Il presidente della Compagnia di Mont-Soleil, Cédric Zbinden, non ha certo usato questi termini mercoledì pomeriggio, presentando i risultati finali del progetto pilota “PV Bench 23-24 Mont-Soleil”. Ampio e unico, beneficiando di un budget di 300.000 franchi, mirava ad offrire, sul sito della centrale di Mont-Soleil e a lungo termine, un’analisi approfondita e un confronto neutrale tra i diversi moduli solari disponibili sul mercato nel pieno del boom del fotovoltaico. “L’esercizio termina oggi e non continuerà come tale, ma le conoscenze sviluppate ci saranno utili”, assicura il presidente, che definisce questo progetto pilota un successo.
Trasparenza
L’esperimento è stato condotto congiuntamente dalla Société Mont-Soleil, dall’Energy Discovery Space e dall’Università di Scienze Applicate di Berna (BFH). Concretamente, e senza entrare troppo nei dettagli tecnici, cinque moduli solari di produttori svizzeri, tedeschi e cinesi sono stati sottoposti sul campo ad una serie di misurazioni continue per 16 mesi. Sono emerse informazioni preziose. “Vediamo che il mercato del fotovoltaico è molto poco trasparente e che è difficile sia per gli attori privati che per quelli pubblici ottenere informazioni precise e sapere quale prodotto scegliere. Questo progetto mirava quindi a evidenziare e risolvere questo problema”, sottolinea Martin Pfisterer , direttore generale del progetto.
Al momento della valutazione finale, però, è chiaro che sostenere l’esperienza si sta rivelando complicato. “Dal 2023 il mercato internazionale in quest’area è diventato molto volatile e più nervoso, con una predominanza cinese. Tutto cambia più velocemente, i pannelli messi in vendita un giorno a volte non sono più in vendita tre mesi dopo. Sarebbe quindi complicato offrire un’analisi continua e fedele alla realtà”, constata Cédric Zbinden, che menziona anche i costi elevati di un simile progetto.
Utile per Solar Express
Ma nessun rimorso per il presidente della Société Mont-Soleil. “L’esperienza acquisita, ma anche sicuramente gli strumenti di misurazione e i protocolli messi in atto dal BFH potranno probabilmente essere utilizzati per lo sviluppo futuro del sito del Mont-Soleil”, assicura. E da citare in particolare l’importante progetto Solar Express, accettato alle urne di giugno, che prevede un notevole ampliamento della centrale solare per garantire la produzione di energia invernale. “Le analisi effettuate nell’ambito del progetto pilota hanno permesso di confermare ancora una volta che il sito di Mont-Soleil è adatto alla produzione invernale e ai lavori di ricerca e sviluppo che continueremo a svolgere.”
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