Cédric Chaillot ritentò in appello l'omicidio del Maximus

Cédric Chaillot ritentò in appello l'omicidio del Maximus
Cédric Chaillot ritentò in appello l'omicidio del Maximus
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Cédric Chaillot39 anni, è comparso nuovamente davanti ai giurati e ai giudici del Corte d'assise della Martinica per l'omicidio di Daniel Duville, morto il 26 luglio 2019 davanti all'ex discoteca Maximus, a Lamentin. È anche indagato per violenza e possesso di armi.

Insieme a lui, Dany-Claude L., 31 anni, è accusato di “aver eluso un criminale dall'arresto o dalla perquisizione”. Sembrava libero.

Cédric Chaillot, detenuto dal 2019, ha presentato ricorso contro la sua condanna. La sera dei fatti, il principale imputato ha aperto il fuoco nel parcheggio della discoteca ferendo due uomini, uno dei quali mortale.

4 giorni di udienza

Sotto scorta della polizia al banco degli imputati, Cédric Chaillot è sotto processo in stato di recidiva di violenza con uso o minaccia di arma con conseguente morte.

In primo grado, pronunciando una condanna a 20 anni di reclusione penale, la Corte d'assise ha riqualificato i fatti come omicidio colposo. I giurati avevano escluso l'intenzione di uccidere, per Cédric Chaillot.

Hanno emesso una sentenza di 18 mesi di carcere contro Dany-Claude L per atti di occultamento da parte di criminali. Quest'ultimo è accusato di aver guidato la motocicletta dalla quale il principale sospettato ha aperto il fuoco in direzione di Daniel Duville.

Questo martedì pomeriggio vengono intervistati l'esperto psicologo e l'investigatore della personalità. Il processo è previsto per quattro giorni, con a Il verdetto è atteso questo venerdì, 8 novembre.

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