Uno studio dell'INSEE, pubblicato mercoledì 30 ottobre, fornisce informazioni sulle maggiori o minori probabilità di morire sulla base di 20 dati. Una data è più a rischio delle altre e ovviamente varia a seconda dell'individuo e del suo compleanno.
Questa è la domanda a cui sicuramente alcuni vorrebbero avere una risposta. Riusciremo un giorno a conoscere la data della nostra morte? Sarebbe il 3 gennaio, secondo uno studio dell'INSEE pubblicato mercoledì 30 ottobre, che segnala un calo globale della mortalità nel paese lo scorso anno con 639.300 persone morte.
Dal 2004 al 2023, il 3 gennaio “è stato il giorno più mortale” dell’anno con una media di 1.900 decessi rispetto ai 1.600 dell’intero periodo. Per l'INSEE, questo picco del 3 gennaio potrebbe essere “in parte” spiegato dal desiderio di trascorrere le vacanze di fine anno “con i propri cari così come dal desiderio di arrivare a un nuovo anno” che potrebbe ritardare l'inizio della morte di persone in fin di vita.
Al contrario, il 15 agosto è il giorno meno mortale dell’anno con una media di 1.410 decessi giornalieri, ovvero il 12% in meno rispetto all’intero periodo. Per quanto riguarda il giorno più mortale, è martedì con 1.620 morti in media e almeno il giorno più fatidico è domenica con 1.550 morti in media.
Aumento del rischio nel giorno del tuo compleanno
Lo studio dell'INSEE rivela un altro punto importante che è quello della data del suo anniversario. Secondo questo studio, infatti, la probabilità di morire nel giorno del proprio compleanno sarebbe più alta, soprattutto per gli uomini tra i 18 e i 39 anni. Dal 1994 al 2023, la mortalità media in quel giorno è stata superiore del 6% rispetto alla media del periodo. Gli uomini di età compresa tra 18 e 29 anni e tra 30 e 39 anni sono i più colpiti (+24% di decessi nel giorno del loro compleanno).
Questo fenomeno, chiamato “sindrome del compleanno”è stato osservato in altri paesi, come la Svizzera o gli Stati Uniti. Vengono avanzate diverse ipotesi. In Svizzera in questo giorno sono più frequenti gli incidenti stradali, le cadute e gli incidenti cardiovascolari, il che potrebbe essere spiegato con gli eccessi (alcol, stanchezza dovuta alle feste, ecc.).
Questa data, così simbolica, potrebbe anche provocare un sentimento di tristezza e solitudine nelle persone sole. In Giappone, ad esempio, il rischio di suicidio aumenta nel giorno del proprio compleanno. Da un punto di vista complessivo, nel 2023 si sono registrati 639.300 decessi, ovvero 35.900 in meno di un anno – dopo un picco raggiunto nel 2022, “Anno segnato da cinque ondate di Covid-19, due episodi influenzali e periodi di caldo estremo”. Il numero dei decessi, tuttavia, rimane superiore del 4% rispetto al livello pre-pandemia del 2019, rileva l’INSEE.