TotalEnergies: la domanda globale di petrolio raggiungerebbe il suo picco dopo il 2030, non al passo con BP

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La domanda globale di petrolio è al centro delle previsioni divergenti tra le principali società energetiche, in particolare TotalEnergies e BP, due importanti attori del settore. Nel suo ultimo rapporto annuale pubblicato il 4 novembre 2024, TotalEnergies annuncia un picco della domanda di petrolio dopo il 2030, stimando che questo ritardo sia causato da vari fattori, tra cui la crescita della popolazione, i ritardi negli investimenti nelle infrastrutture elettriche e un’adozione più lenta dei veicoli elettrici. del previsto. Questi elementi contrastano con le previsioni di BP, che prevedono un picco a partire dal 2025.

I tre scenari TotalEnergies

TotalEnergies presenta tre scenari distinti per l’evoluzione della domanda di petrolio da qui al 2050:

1. Tendenze attuali: in questo scenario, il consumo globale di petrolio continuerebbe a crescere, raggiungendo circa 90 milioni di barili al giorno (Mb/g) nel 2050, con un picco previsto dopo il 2035. Questa prospettiva si basa sulla continuazione delle pratiche attuali e tendenze attuali.

2. Scenario “slancio”: in questo caso, la domanda globale di petrolio raggiunge il picco subito dopo il 2030 per poi diminuire gradualmente fino a circa 70 Mb/g nel 2050. Questo scenario presuppone una transizione energetica moderata, con progressi tecnologici e cambiamenti comportamentali, ma a un ritmo lento.

3. Scenario “Disruption”: in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, questo scenario prevede un picco della domanda globale di petrolio prima del 2030, seguito da un netto calo a 44 Mb/g nel 2050. In questo caso, i paesi adotterebbero una decarbonizzazione più rigorosa politiche e aumentare gli investimenti nelle energie rinnovabili.

Declino naturale e nuovi progetti petroliferi

Pur riconoscendo un futuro picco della domanda, TotalEnergies sottolinea la necessità di continuare a investire in nuovi progetti di petrolio e gas. La società sottolinea che il naturale declino dei giacimenti petroliferi esistenti, stimato intorno al 4% annuo, crea pressioni per mantenere una produzione sufficiente. Per TotalEnergies, compensare questo declino richiede continui investimenti in tecnologie mature e convenienti, come le centrali elettriche a gas e le energie rinnovabili, al fine di sostituire gradualmente le centrali elettriche a carbone ancora in funzione.

Cattura e stoccaggio della CO₂, una tecnologia chiave

TotalEnergies nutre grandi speranze anche per le tecnologie di cattura e stoccaggio del biossido di carbonio (CO₂), nonché per lo sviluppo di veicoli elettrici a celle a combustibile a idrogeno, innovazioni che ritiene potrebbero svolgere un ruolo significativo a partire dagli anni '30. L'azienda considera queste tecnologie elementi cruciali nel raggiungere gli obiettivi climatici globali sostenendo al contempo la transizione energetica, in particolare nei settori difficili da decarbonizzare.

Stati Uniti e Cina, protagonisti della transizione

TotalEnergies identifica gli Stati Uniti e la Cina come potenziali motori della transizione energetica globale. Gli Stati Uniti, grazie alla loro capacità di investimento e di produzione interna di energia, sono visti come un possibile leader nell’elettrificazione e nella decarbonizzazione. Da parte sua, la Cina potrebbe accelerare la transizione investendo massicciamente nelle energie rinnovabili e adottando politiche ambientali più rigorose.

Previsioni divergenti nel settore petrolifero

Le previsioni di TotalEnergies contrastano con le prospettive più prudenti dell'Agenzia internazionale dell'energia (IEA) e dell'Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC). L’AIE ha recentemente rivisto al ribasso le previsioni di crescita della domanda di petrolio per il 2024 e il 2025, a causa della rapida adozione delle energie rinnovabili e del rallentamento economico in Cina. Si prevede una crescita della domanda di 1,2 Mb/g nel 2024, rispetto ai precedenti 1,3 Mb/g. Per quanto riguarda l’OPEC, ha ridotto le proprie stime sulla crescita della domanda nel 2024, notando il calo della domanda in Cina.

Queste previsioni divergenti evidenziano l’incertezza che circonda l’evoluzione della domanda globale di petrolio, mentre gli attori del settore energetico tentano di adattarsi alle dinamiche economiche e alle innovazioni tecnologiche. Per TotalEnergies resta cruciale la necessità di conciliare gli attuali fabbisogni energetici con gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO₂, il che rende ancora più strategico l’impiego di soluzioni tecnologiche ibride.

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