Questo lunedì 4 novembre 2024, France 2 trasmetterà Alone con Samuel Le Bihan. Un film per la TV ispirato alla storia di Yves Parlier, un marinaio che incontrò difficoltà durante la regata Vendée Globe nel 2000.
Questa sera, France 2 immerge i suoi telespettatori nel cuore di un'avventura umana straordinaria Soloun film per la TV diretto da Pierre Isoard. Il film ripercorre la folle epopea di Yves Parlier durante l'edizione 2000 del Vendée Globe. Samuel Le Bihan, che presta le sue fattezze al navigatore, ha investito anima e corpo in questo ruolo, perdere addirittura dieci chili per incarnare l'estremo rigore della vita in mare. L'attore ha anche perfezionato la sua formazione velica per padroneggiare ogni mossa necessaria, sicuro di conoscere ogni battuta a memoria per essere pronto a girare qualsiasi scena in qualsiasi momento. Per rafforzare l'autenticità della storia, Yves Parlier ha aspettato la fine delle riprese prima di vedere il film e ha addirittura convalidato, non senza emozione, il risultato finale, come ha confidato Samuel Le Bihan in un'intervista al giornale Le sabbie questa domenica 3 novembre 2024: “Ci siamo incontrati dopo il film! Ci lasciava fare tutto e poi vedeva se gli piaceva o no. Gli è piaciuto molto e ha apprezzato il film, quindi è stata una vittoria.”
Da solo: la bellissima prova di coraggio di Yves Parlier durante il Vendée Globe
Yves Parlier, ingegnere di talento e appassionato velista, è nato nel 1960 nella regione parigina, ma il suo destino lo porterà verso gli oceani. Il suo interesse per il mondo del mare inizia negli anni '80 e, nel 1985, si distingue con la sua prima partecipazione alla mini-transat. Nel corso degli anni ha ottenuto successi in gare prestigiose, vincendo in particolare la Transat Jacques Vabre, la Route du Rhum e la Solitaire du Figaro, scalando rapidamente le classifiche delle competizioni internazionali.
Nel novembre del 2000, con una solida esperienza, è partito per il suo terzo Vendée Globe. Ma al largo delle isole Kerguelen, una violenta tempesta spezza in tre pezzi l’albero della sua barca. Questo appassionato ingegnere utilizza i mezzi di bordo per ricostruire un albero di fortuna, rifiutando categoricamente ogni aiuto esterno, a rischio di essere squalificato. Yves Parlier è riuscito a riprendere la gara dieci giorni dopo l'incidente, indebolito ma determinato. Concluderà questa estenuante gara al 13° posto, dopo aver lottato contro la fame nutrendosi parzialmente di alghe.
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