Noémie dice di sì: un grido di rabbia sonoro

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Noémie, 15 anni, scappa dal centro giovanile dove vive, dopo l'ennesima dimissione da parte della madre. Trovando un'amica che si prostituisce e le promette soldi facili e una vita prestigiosa, si innamora di un ragazzo che la condurrà sulla stessa strada di quella della sua amica…

Noémie dice di sì, di Geneviève Albert Foto: K-Films America

La rabbia legittima come guida

Le insidie ​​di una cortina di fumo, la facilità con cui possiamo decidere una biforcazione che avrà gravi conseguenze, l'amore di cui tradiamo il nome per sfruttare meglio qualcuno, la maternità vista come una montagna a volte impossibile da superare:

Noémie dice di affrontare questi temi senza sentirsi freddo, avendo un'empatia ancorata alle immagini.

Perché Geneviève Albert, che ha diretto questo primo lungometraggio nel 2022, non si accontenta di osservare con freddezza questa discesa agli inferi, il che è fin troppo plausibile. No, lei lo accompagna, con la rabbia nel cuore, facendoci costantemente sentire la sua rivolta profonda, la sua rabbia per il fatto che tutto questo si ripeta ancora e ancora, in una sorta di indifferenza generale.



Noémie dice di sì, di Geneviève Albert Foto: K-Films America

Uno sfruttamento sistemico traumatico

Non stigmatizzando i clienti, denuncia soprattutto un sistema gridando: “No”. No alla prostituzione delle ragazzine, allo sfruttamento del corpo femminile, alle mascherate che spesso si svolgono attorno al Gran Premio di di Montreal.

Sono tanti i gridi che lascia prorompere nella sua messa in scena, febbrile e naturalistica, in ambientazioni e luci naturali, che ricordano lo stile di Andrea Arnold, in Acquario in particolare, o richiamare questa idea forte sollevata da Anne Émond nel Nelly : la prostituzione anestetizza il corpo (la scena centrale del film, in un albergo dove sfilano i clienti, è tanto significativa quanto traumatica).


Una ragazza piange al telefono mentre è seduta sul letto.
Kelly Depeault nel film “Noémie dit oui”, di Geneviève Albert Foto: K-FILMS AMERICA

La straziante Kelly Depeault

Naturalmente, affinché questa empatia nervosa e rabbiosa funzionasse, era necessaria un'attrice, e Geneviève Albert ha sicuramente fatto la scelta giusta nel dare la sua Noémie a Kelly Depeault. Dopo La dea del fuoco volache lo ha rivelato nel cinema, o Tumulto, la giovane attrice conferma il suo talento unico nell'interpretare queste giovani donne tra intensità superficiale e vulnerabilità aggressiva.

Una giovane donna perduta e manipolata che, dietro la sua facciata spavalda e ribelle, nasconde a malapena immensi difetti e alla quale, senza dubbio, vogliamo dire sì.

Noémie dice di sìin onda su ICI Télé l'8 novembre alle 23:05.

Il trailer (fonte: YouTube)


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