Secondo le ultime valutazioni israeliane riportate dal quotidiano “Israel Hayom”, 51 ostaggi israeliani sono ancora vivi nella Striscia di Gaza. Un dato che contrasta con il numero totale delle persone ancora detenute da Hamas e conferma che una parte significativa dei prigionieri non è sopravvissuta.
Se le autorità israeliane avessero confermato ufficialmente la morte di 37 ostaggi, i cui resti sono ancora nelle mani di Hamas, i servizi segreti stimano che sarebbero morti almeno altri 13 prigionieri, anche se la loro morte non è stata ancora formalmente annunciata .
La discrepanza tra decessi confermati e stimati è spiegata dai severi requisiti richiesti per dichiarare ufficialmente la morte di una persona in Israele, con le autorità mediche e rabbiniche che richiedono prove inconfutabili che soddisfino gli standard scientifici e religiosi prima di poter pronunciare una condanna a morte.
Se in alcuni casi mancasse questa prova formale, i servizi israeliani avrebbero informazioni sufficienti per stabilire che molti altri ostaggi non sono sopravvissuti alla prigionia.
Questa nuova valutazione arriva mentre proseguono le trattative per la liberazione degli ostaggi, sotto la mediazione di Qatar ed Egitto.