Phoebe Hadjimarkos Clarke vince il premio libro Inter 2024 per “Aliene”

Phoebe Hadjimarkos Clarke vince il premio libro Inter 2024 per “Aliene”
Phoebe Hadjimarkos Clarke vince il premio libro Inter 2024 per “Aliene”
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Cinque ore di dibattito per designare i 50e vincitore del premio libro Inter, annunciato lunedì 3 giugno. È stata Phoebe Hadjimarkos Clarke a distinguersi finalmente tra i 24 giurati e i 12 ascoltatori per il suo romanzo Alienepubblicato da Éditions du sous-sol, casa fondata da Adrien Bosc appartenente al gruppo Editis.

Quest’anno erano dieci i libri in concorso. Scartando coloro che hanno già avuto la loro parte di successo (Camille de Peretti, François Bégaudeau, Maria Pourchet, ecc.), la giuria, presieduta quest’anno da Isabelle Huppert, si è lasciata sedurre da questo strano romanzo distopico, che potrebbe appartenere alla corrente di saggistica narrativatra finzione e realtà. “Questa trama è spazzatura, ma è proprio questo il bello“, lo confida uno dei giurati sul sito di France Inter.

Saggistica narrativa

Questo è il secondo romanzo dell’autore franco-americano. Traduttrice professionista, scrive una dura favola sulla violenza e la paura. Romanzo sociale misto a fantascienza, la storia ruota attorno a Fauvel, una giovane donna di 20 anni che perde un occhio a seguito di un colpo di LBD (lanciapalle di difesa). Rifugiatasi in una casa isolata in campagna, si prende cura di Hannah, un misterioso cane clonato, all’origine di un conflitto aperto con i cacciatori del villaggio.

Riprendendo temi politici, come il disagio dei gilet gialli o la questione degli animali, la trama racconta uno scontro tra uomini e animali. “L’aggressore non viene mai nominato chiaramente, l’obiettivo non è mai chiaramente identificato, avverte l’editore sul retro della copertina. Fauvel sa essere preda, ma di chi? » Tanto da confondere il lettore, lasciando senza risposta le domande che affliggono la nostra società.

Il premio, creato nel 1975, è rinomato per la sua indipendenza e l’intensità dei dibattiti della giuria, presieduta quest’anno da Isabelle Huppert. La giuria, composta dai revisori dei conti che hanno presentato domanda, si riunisce alcune settimane prima dell’estate. Autori come Elie Wiesel (1980), Daniel Pennac (1990), Agnès Desarthe (1996) e Mathieu Belezi (2023) sono già stati incoronati.

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