“Il Ministero del Commercio ha fissato un margine di profitto massimo del 25% per la vendita al dettaglio di pesce.” Lo ha dichiarato alla Radio Nazionale, il direttore dell'Osservatorio nazionale offerte e prezzi presso il Ministero del Commercio, Ramzi Trabelsi, venerdì 1 novembre 2024.
Ci si interroga però sul prezzo minimo a cui viene venduto il pesce per comprendere il “margine di profitto del 25%”.
Andiamo avanti!
Ma se il Ministero ha deciso di fissare “un margine di profitto”, è perché ha constatato che “… i prezzi dei prodotti (agroalimentari) sono rimasti elevati negli ultimi mesi nonostante il miglioramento delle condizioni climatiche”, spiega Ramzi.
Si noti allo stesso modo che il Ministero del Commercio e dello Sviluppo delle Esportazioni ha appena fissato i prezzi massimi alla produzione per la vendita di polli da carne vivi a 5.300 millimes/kg, a partire da venerdì 1 novembre 2024.
E per evitare la penuria che potrebbe giustificare la speculazione e l'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari, il ministero invita, in un comunicato stampa, tutti gli attori del settore a garantire un approvvigionamento regolare del mercato con quantità sufficienti di questi prodotti, da rispettare legale canali distributivi e di effettuare operazioni di vendita e acquisto esclusivamente tramite canali organizzati.
Tuttavia, è difficile seguire sul campo l’applicazione di queste richieste di riduzione dei prodotti. Ricordiamo inoltre che poco più di un mese fa lo stesso ministero aveva fissato il prezzo delle patate a 1.900 millime al chilo, cosa che a nostra conoscenza nessun commerciante ha applicato, nemmeno nei mercati settimanali.
Da notare che lo stesso Capo dello Stato Kaïs Saïed è recentemente intervenuto per chiedere un abbassamento dei prezzi al fine di “preservare il potere d'acquisto dei tunisini”. È stato durante un'udienza che ha concesso al presidente dell'UTICA, Samir Majoul, chiedendogli che i datori di lavoro “si impegnino pienamente nella battaglia di liberazione nazionale abbassando i prezzi”.