“Il nostro obiettivo principale sono le comunità piuttosto piccole. È una percentuale stabile», precisa il dirigente. “Il nostro sviluppo avviene in poche comunità, ma abbiamo pochissime cessazioni e pochissime nuove azioni”. L'obiettivo di Groupama sarebbe innanzitutto il mantenimento del proprio portafoglio. “Sviluppo moderato per garantire la sostenibilità e un rapporto duraturo con le comunità”, sottolinea.
Contratti su misura
Una riluttanza che si spiega in parte con i rischi climatici. “Le incertezze del 2022 e del 2023 hanno pesato molto. Possiamo vedere chiaramente che l’equilibrio non può essere raggiunto in questi due esercizi ma in almeno dieci anni”, sostiene. Sulle loro scelte pesano anche i rischi sociali o addirittura l’obsolescenza degli edifici e la capacità gestionale dei Comuni.
La città di Lescar è alla disperata ricerca di un assicuratore
Di fronte all’aumento delle catastrofi naturali e in seguito alle rivolte del 2023, sempre più sindaci vengono licenziati dai loro assicuratori. È il caso di Lescar, una cittadina che ha subito pochissime catastrofi. Il sindaco Valérie Revel lancia un grido d'allarme.
Di fronte all’eterogeneità dei rischi, Groupama si concentra quindi su “contratti su misura” per le comunità con soluzioni durature per i propri clienti, ma solo raramente si impegna in nuovi mercati. Lescar ne fa le spese per questi motivi ma non solo.
“Non abbiamo la capacità di essere un monopolio”, spiega Maxime Bousquet. Se l'azienda firma con nuove comunità è solo quando il suo tasso di penetrazione nel territorio non è già troppo elevato. “Tuttavia nel settore Lescar siamo già molto presenti”. E da precisare che non è stata la sua compagnia a rescindere l'ultimo contratto (NDRL è un assicuratore tedesco). “In precedenza avevamo assicurato Lescar per 4 anni, ma oggi siamo troppo esposti su questo territorio per rispondere nuovamente ai bandi di gara. “.
Quanto ai loro clienti storici, come molti, hanno visto aumentare i loro contributi a causa degli indici e negli ultimi due anni anche a causa di pericoli climatici o disordini. “Si ricorda che quest'anno, sul fronte calamità naturali, l'imposta nazionale sui contratti assicurativi è stata aumentata dell'8% (dal 12% al 20%), somma che viene versata allo Stato per i fondi CAT Nat”.