In Francia, i tre paesi del Maghreb, Algeria, Marocco e Tunisia, rappresentano da soli un terzo dell’immigrazione regolare. Ma quale Paese occupa il primo posto tra i Paesi di origine dell’immigrazione?
Secondo i dati dell’Istituto francese di statistica e studi economici, Insee, il 46% degli immigrati in Francia sono nati in un paese del continente africano, ovvero 2,9 milioni di persone.
I dati risalenti al 2018 indicano anche che 1,9 milioni di questi cittadini stranieri provengono dal Maghreb, ovvero il 30% degli immigrati, una percentuale rimasta stabile dagli anni ’80. Ma quale paese fornisce il maggior numero di immigrati? Per la destra francese la risposta è l’Algeria grazie agli accordi franco-algerini del 1968. Ma i dati dicono altro.
Qual è il paese del Maghreb da cui proviene il maggior numero di stranieri in Francia?
Intervenendo questa settimana su BFMTV nel contesto della visita del presidente francese Emmanuel Macron in Marocco, Patrick Stefanini, ex segretario generale del Ministero francese dell’Immigrazione e dell’Identità Nazionale sotto Nicolas Sarkozy, ha dettagliato questo punto, rivelando il principale paese d’origine dell’immigrazione in Francia .
“Innanzitutto bisogna ricordare che, tra i paesi d’origine dell’immigrazione, il Marocco è al primo posto”, ha detto l’ex funzionario. In altre parole, spiega che è dal Marocco che arriva in Francia il maggior numero di stranieri.
Il Marocco è seguito subito dall’Algeria in termini di numero di cittadini residenti in Francia, poi dalla Tunisia. Ciò significa che questi tre paesi del Maghreb rappresentano “un terzo dell’immigrazione legale in Francia”, ha sottolineato ancora il relatore.
« Se la Francia perde con l’Algeria ciò che guadagna con il Marocco, non coglierà il punto »
Patrick Stefanini, inoltre, non ha mancato di sottolineare che questi tre paesi rappresentano anche i due terzi delle espulsioni di cittadini in situazione irregolare. Per lui la questione dell’OQTF dovrebbe quindi essere inclusa nella visita del capo di Stato francese in Marocco.
Per lui, in ogni caso, ciò di cui dovremmo essere contenti è “il ristabilimento delle relazioni diplomatiche con il Marocco”. La Francia infatti “ha bisogno di cooperare con questo Paese in tutti i settori, compresa l’area dell’OQTF”.
Sempre a proposito della visita del presidente francese in Marocco, il relatore spera anche che essa non si traduca in un deterioramento delle relazioni con l’Algeria. Secondo lui, “se la Francia perde con l’Algeria quello che guadagna con il Marocco, non coglierà il punto”.
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