La Russia non si assumerà la responsabilità del conflitto che ha scelto (…)

La Russia non si assumerà la responsabilità del conflitto che ha scelto (…)
La Russia non si assumerà la responsabilità del conflitto che ha scelto (…)
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Signora Presidente,

Ringrazio il Sig. Ebo per la sua presentazione.

Ci siamo riuniti qui ieri per discutere del preoccupante aumento della cooperazione militare tra Russia e Corea del Nord e delle violazioni del diritto internazionale commesse da questi due paesi per sostenere una guerra di aggressione brutale, illegale e ingiustificabile contro uno Stato sovrano. Desidero ribadire la nostra condanna per queste gravi azioni.

In questo contesto, è chiaro che questo nuovo incontro sulle consegne di armi occidentali costituisce un nuovo tentativo di disinformazione.

La Russia non incolperà gli altri per un conflitto che ha scelto di iniziare e continuare. Ha deciso da sola, in violazione dei principi fondamentali della Carta delle Nazioni Unite, di attaccare l’Ucraina, anche se quest’ultima non l’ha minacciata in alcun modo. Ha ignorato l’ordinanza della Corte internazionale di giustizia, che il 16 marzo 2022 le ha chiesto di fermare immediatamente la sua aggressione. Ha inoltre ignorato le risoluzioni dell’Assemblea Generale, che ha condannato sette volte, a larghissima maggioranza, questa aggressione e ha chiesto il rispetto dell’integrità territoriale dell’Ucraina.

La Russia ha scelto, da quasi 1000 giorni, di prolungare questo conflitto. Sta cercando di spezzare la resistenza e l’unità del popolo ucraino, aumentando le violazioni del diritto umanitario internazionale, effettuando campagne di attacchi sistematici contro le infrastrutture civili ucraine, in particolare nel settore energetico. L’Ucraina si prepara ad affrontare un terzo inverno con due terzi della sua capacità di produzione energetica distrutti. Migliaia di civili sono stati uccisi, decine di migliaia feriti e milioni sfollati a causa di questa insensata guerra di aggressione.

La sua continuazione è resa possibile dalle forniture di armi, in particolare dalla Corea del Nord e dall’Iran, che alimentano lo sforzo bellico. Ricordiamo che la Russia, per ottenere forniture di armi, non esita a violare le basi del regime di non proliferazione, che tuttavia garantisce la nostra sicurezza collettiva. Esortiamo tutti gli Stati ad astenersi dal fornire alla Russia attrezzature militari, beni a duplice uso e tutti i componenti che alimentano questa guerra.

Signora Presidente,

La Francia, con i suoi partner, continuerà a stare al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo necessario. Forniamo loro sostegno politico e militare affinché possano esercitare il loro diritto all’autodifesa, nel pieno rispetto dell’articolo 51 della Carta. Questo diritto include la possibilità di colpire obiettivi coinvolti in operazioni contro il territorio ucraino.

La capitolazione degli aggrediti non può essere la condizione per un negoziato di pace rispettoso del diritto internazionale. L’Ucraina deve essere in grado di difendersi per essere in grado, quando lo deciderà, di avviare un dialogo con l’obiettivo di instaurare una pace giusta e duratura. Ciò non può basarsi altro che sul rispetto dei principi della Carta, dell’integrità territoriale e dell’indipendenza dell’Ucraina.

Grazie.

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