Durante il suo terzo viaggio nella regione in meno di 12 mesi, il ministro Bettel ha proseguito i colloqui con entrambe le parti con l’obiettivo di raggiungere un cessate il fuoco a Gaza, nonché una soluzione politica duratura al conflitto in Medio Oriente.
Il ministro Bettel ha così incontrato, per parte israeliana, il ministro degli Esteri, Israel Katz, e il presidente della Knesset, Amir Ohana. Da parte palestinese, Xavier Bettel ha avuto un incontro di lavoro con il primo ministro e ministro degli affari esteri, Mohammad Mustafa.
Nel corso di questi diversi scambi, il ministro Bettel ha ribadito, nei termini più forti, l’assoluta necessità 1) di stabilire un cessate il fuoco immediato e porre fine alle sofferenze dei civili a Gaza, 2) di liberare tutti gli ostaggi detenuti da Hamas, 3) di aumentare il volume e garantire la consegna rapida e senza ostacoli degli aiuti umanitari a Gaza, 4) sostenere l’Autorità Palestinese, che deve essere in grado di avere di tutte le entrate fiscali attualmente bloccate da Israele per portare avanti i suoi sforzi di riforma e, infine, 5) lavorare per una pace giusta, duratura e globale, basata sulla soluzione dei due Stati.
Il giorno dopo l’adozione da parte del parlamento israeliano delle leggi volte a impedire all’UNRWA di continuare le sue operazioni, decisione che il Lussemburgo deplora profondamente, il ministro Bettel ha visitato una scuola dell’UNRWA nel campo di Amari, vicino a Ramallah, per sottolineare il continuo sostegno ai beni essenziali e lavoro indispensabile dell’UNRWA – e al quale attualmente non esiste alternativa.
Infine, Xavier Bettel ha avuto anche l’opportunità di ascoltare la testimonianza illuminante di una donna coraggiosa i cui familiari sono ancora prigionieri di Hamas, prima di visitare la ONG Palestinese Agricultural Relief Committee (PARC) per “scambiare con gli agricoltori locali sulle conseguenze dannose di violazioni commesse da coloni illegali in Cisgiordania.
Di ritorno dal suo viaggio nella regione, il ministro Bettel ha dichiarato: “Le ferite sono profonde – da entrambe le parti – e ci vorrà molto tempo, fiducia e sforzi congiunti per guarirle. Tuttavia, sono convinto che un futuro migliore sia possibile Perché è necessario che i due popoli, palestinese e israeliano, possano vivere in pace e sicurezza, uno accanto all’altro e all’interno dei propri Stati, è un passo decisivo verso questo obiettivo cessate il fuoco immediato.”
Comunicato stampa del Ministero degli Affari Esteri ed Europei, della Difesa, della Cooperazione e del Commercio Estero