livello record di concentrazione di gas serra nell’atmosfera

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Secondo un rapporto dell’Organizzazione meteorologica mondiale (OMM), nel 2023 le concentrazioni di gas serra (GHG) raggiungeranno un livello record, peggiorando il riscaldamento globale.

In 20 anni, la CO2 è aumentata dell’11,4%, raggiungendo 420 parti per milione (ppm), e anche i livelli di metano (CH4) e protossido di azoto (N2O) sono aumentati in modo significativo. Queste concentrazioni corrispondono ad aumenti del 151%, 265% e 125% dei rispettivi livelli preindustriali, accentuando il riscaldamento globale.

Il riscaldamento continuerà anche se le emissioni di CO2 si fermassero improvvisamente

A causa della sua lunga permanenza nell’atmosfera, la CO2, il principale gas serra, continuerà a riscaldare il pianeta anche se le emissioni dovessero cessare oggi. L’OMM evidenzia l’effetto combinato delle emissioni umane e dei fenomeni naturali come El Niño e gli incendi boschivi, che hanno limitato l’assorbimento di carbonio da parte degli ecosistemi e accentuato l’aumento delle concentrazioni di gas serra. Inoltre, questi serbatoi di carbonio, come le foreste e gli oceani, stanno perdendo efficienza, indeboliti dal riscaldamento globale, mettendo così a rischio la loro capacità di mitigare le emissioni future.

Oltre alla CO2, anche il metano, la cui concentrazione è determinata da fonti naturali e antropiche come l’agricoltura e l’allevamento, svolge un ruolo importante nell’effetto serra, contribuendo per il 16% al riscaldamento globale. La crescita delle emissioni di metano, sebbene inferiore nel 2023 rispetto al 2022, rimane una preoccupazione, rafforzata dai feedback climatici che accelerano le emissioni da fonti naturali.

Concentrazione di CO2 senza precedenti per milioni di anni

Il Bollettino annuale dell’OMM mette in guardia dalla minaccia rappresentata da questi feedback climatici, in cui gli ecosistemi terrestri e marini indeboliti potrebbero diventare fonti di emissioni nette, peggiorando il riscaldamento globale. Il rapporto afferma che questi feedback sono una delle principali fonti di preoccupazione poiché i livelli di CO2 non sono mai stati così alti in milioni di anni.

L’ultima volta che la Terra ha sperimentato una concentrazione paragonabile di CO2 è stata tra 3 e 5 milioni di anni fa, quando la temperatura era da 2 a 3°C più alta e il livello del mare da 10 a 20 metri più alto di oggi.

Con l’avvicinarsi della COP 29, le conclusioni dell’OMM sottolineano l’urgenza di agire per ridurre le emissioni e mantenere la traiettoria verso gli obiettivi dell’Accordo di Parigi.

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