I funzionari della Fed hanno espresso preoccupazione durante il loro ultimo incontro riguardo alla ripresa e alla traiettoria dell’inflazione, sottolineando che i tassi sarebbero stati abbassati più tardi del previsto, con alcuni membri addirittura pronti ad alzarli se necessario.
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Hanno quindi “stimato che avrebbero avuto bisogno di più tempo del previsto per essere più sicuri che l’inflazione si evolvesse in modo sostenibile [l’objectif de] 2%”, secondo il verbale della riunione della banca centrale americana (Fed) del 30 aprile e 1 maggio.
L’inflazione aveva registrato una ripresa all’inizio del 2024, dopo un forte rallentamento nei mesi precedenti, spingendo la Fed a essere cauta e a rinviare il momento di abbassare i tassi.
Li aveva mantenuti invariati, ai massimi da oltre vent’anni, tra il 5,25% e il 5,50%.
I membri del Comitato di politica monetaria (FOMC), l’organo decisionale della Fed, hanno “espresso la loro incertezza sulla persistenza dell’inflazione e hanno convenuto che i dati recenti non hanno rafforzato la loro fiducia nel fatto che l’inflazione si sta muovendo in modo sostenibile verso 2 %”, si legge nel verbale.
Ciononostante “hanno valutato che la politica monetaria rimane ben posizionata per rispondere alle mutevoli condizioni economiche e ai rischi che gravano sulle prospettive”.
“Molti partecipanti” si sono tuttavia detti pronti ad aumentare nuovamente i tassi “se i rischi di inflazione si concretizzassero in modo tale da rendere opportuna tale misura”.
Secondo la valutazione del CME Group, gli operatori del mercato contano soprattutto a settembre per un primo calo.
I dati sui prezzi al consumo ad aprile, tuttavia, hanno fornito un barlume di speranza, poiché l’inflazione ha ripreso la sua traiettoria discendente, al 3,4% su base annua rispetto al 3,5% di marzo, secondo l’indice CPI.
La Fed è favorevole a un’altra misura, l’indice PCE, anch’esso in accelerazione a marzo, al 2,7% su un anno. I dati di aprile verranno pubblicati il 31 maggio.
Diversi funzionari della Fed hanno insistito negli ultimi giorni sul fatto che questo rimbalzo dell’inflazione li incoraggia ad essere cauti e che i tassi rischiano di rimanere alti più a lungo del previsto.
Un governatore, Christopher Waller, ha tuttavia stimato martedì che “d’ora in poi, la probabilità di un nuovo aumento dei tassi è molto bassa”.
La prossima riunione della Fed si terrà l’11 e il 12 giugno. I funzionari aggiorneranno anche le loro previsioni economiche e diranno quali cambiamenti dei tassi prevedono per il 2024.