L'Iran conferma la morte di due soldati

L'Iran conferma la morte di due soldati
L'Iran conferma la morte di due soldati
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Israele ha lanciato una serie di attacchi nella notte tra venerdì e sabato in rappresaglia all'attacco missilistico iraniano del 1° ottobre, che ha colpito siti militari dentro e intorno a Teheran. Secondo l’esercito israeliano, questi attacchi “precisi e mirati” hanno preso di mira impianti di produzione missilistica, batterie terra-aria e sistemi aerei. A Teheran l'attivazione del sistema di difesa aerea ha innescato potenti esplosioni, visibili dal centro della città. Al termine della giornata, le autorità iraniane hanno confermato la morte di due soldati.

Escalation e detonazioni a Teheran

Le prime esplosioni sono avvenute alle 2:15 ora locale, a ovest di Teheran, secondo l'agenzia Irna. I media ufficiali hanno riferito di sei detonazioni iniziali, innescate dal sistema di difesa per contrastare gli attacchi israeliani, seguite da nuove esplosioni accompagnate da scie luminose. Questi attacchi hanno colpito anche le province di confine dell'Iraq, anche se i danni sono descritti come “limitati” dalle autorità iraniane. Come misura di sicurezza, l’Iran ha chiuso il suo spazio aereo fino a nuovo avviso e l’Iraq ha sospeso tutto il traffico aereo.

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Una risposta alle crescenti tensioni

Israele presenta questi attacchi come una risposta diretta al massiccio attacco iraniano del 1° ottobre, durante il quale furono lanciati circa 200 missili in direzione di Israele, compresi proiettili ipersonici. Questo colpo iraniano è stato motivato dalla morte del generale iraniano e leader di Hezbollah Hassan Nasrallah durante gli attacchi israeliani in Libano alla fine di settembre, ma anche dall'assassinio attribuito a Israele di Ismaïl Haniyeh, ex leader di Hamas.

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Reazioni internazionali e pressioni diplomatiche

Gli Stati Uniti, informati dell’operazione israeliana ma non coinvolti, hanno espresso sostegno chiedendo allo stesso tempo di evitare un’escalation. “Questi attacchi mirati sono manovre di autodifesa di fronte agli attacchi iraniani”, ha affermato Sean Savett, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale americano, prima di consigliare a Teheran di evitare di intensificare il conflitto.

L'Iran, da parte sua, mantiene la sua fermezza: il generale Hossein Salami, capo delle Guardie rivoluzionarie, ha avvertito che una nuova risposta verrà lanciata se Israele persisterà nei suoi attacchi. Mentre si profila un conflitto più ampio, ciascuna parte è pronta e la situazione potrebbe rapidamente degenerare in uno scontro regionale su vasta scala.

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Ulteriori informazioni in arrivo JDD.fr.

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