Dopo più di un anno di guerra tra Israele e il movimento islamista, il nord di Gaza sta vivendo le sue “ore più buie”, ha avvertito l’Alto Commissario dell’Onu per i diritti umani, Volker Turk.
Le forze israeliane hanno “perquisito” l’ospedale Kamal Adwan e “hanno sparato all’interno” dei reparti, e “due bambini sono morti in terapia intensiva” dopo aver “preso di mira” alcune attrezzature, ha annunciato in serata il ministero della Sanità del governo di Hamas.
Secondo lui, l’esercito “sta trattenendo centinaia di pazienti, personale medico e sfollati” che si sono rifugiati nello stabilimento.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità temeva di aver perso i contatti con questo ospedale.
L’esercito ha detto all’AFP che stava “verificando” queste informazioni.
Israele aumenta la pressione sul nord di Gaza in un momento in cui si delinea la ripresa dei colloqui per porre fine alla guerra, dopo la morte del leader di Hamas Yahya Sinouar, ucciso dai soldati israeliani il 16 ottobre.
Il capo del Mossad David Barnea incontrerà domenica in Qatar il suo omologo della CIA, Bill Burns, e il primo ministro del Qatar.
Hamas si è detta “pronta per la cessazione delle ostilità”, condizionata però all'”impegno” di Israele per un cessate il fuoco, al suo “ritiro” da Gaza e ad un accordo di scambio tra ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi.
L’offensiva israeliana lanciata per annientare Hamas ha ucciso almeno 42.847 palestinesi, in maggioranza civili, secondo i dati del Ministero della Sanità, ritenuti attendibili dall’Onu.