Un’esplosione di richieste di permessi ecologici da febbraio

Un’esplosione di richieste di permessi ecologici da febbraio
Un’esplosione di richieste di permessi ecologici da febbraio
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Ora è possibile avere una buca per la semina sul davanti. Dettagli.

Gli alberi del Boulevard Gambetta durante la costruzione del trambus, il parco Meynier-de-Salinelles, il terreno al 4-6 di rue Clérisseau: dal 2011, il comitato Gambetta-Révolution si batte uno dopo l’altro per preservare il patrimonio vegetale. Un’estensione logica, il suo investimento, insieme alle associazioni Spot e Green Resistance, per rendere più verde il quartiere. Un incontro informativo, organizzato sabato al lavatoio di Puits-Couchoux, ha permesso di illustrare nel dettaglio i sistemi esistenti, alla presenza degli eletti, dei comitati Placette e Puech-du-Teil e dell’associazione Ensemble Sauvons Puech -du-. Teil.

  • Vasi e fosse per piantare

Attuato dal Comune nel 2019, il permesso ecologico ha faticato a diventare noto, e ne vengono presentati uno o due ogni anno. Una modifica, introdotta a febbraio, ha cambiato la situazione: d’ora in poi è possibile, oltre a contenitori, vasi e fioriere, beneficiare di una fossa di semina ai piedi della facciata.

“C’è stata poi una vera esplosione di richieste, sottolinea Chantal May, deputata responsabile dei giardini e degli spazi verdi. Oggi se ne registrano venticinque.” Di cui quindici solo nel quartiere di Gambetta, grazie allo slancio dato durante la Contemporaine de Nîmes. Lo Spot, la Resistenza Verde e il comitato hanno così aiutato, un processo ancora in corso, i residenti a completare la pratica amministrativa e a immaginare soluzioni verdi.

Gambetta, un quartiere pioniere: “Rue Gautier e rue Robert, facciamo così da 15 anni, senza chiedere a nessuno, spontaneamente, continua il prescelto. Un grande successo. Rue du Chapter, il collettivo di commercianti ha acquistato dei vasi 30 mesi fa.”

Questa ex residente di rue Gautier non ha esitato quando si è trasferita in rue des Garrigues: grazie ai suoi due pozzi, “clematide piantata” che presto salirà lungo il cablaggio sulla facciata “un effetto più artistico. Questo permette di perdere qualche grado in estate.” Il suo vicino vedrà i suoi sei pozzi ospitare piantagioni durante un fine settimana festivo, immaginato dalle associazioni coinvolte, il 16 e 17 novembre.

  • Quali piante scegliere?

Innanzitutto i servizi tecnici studiano la possibilità di scavare una fossa sulla facciata per evitare tubazioni di acqua, gas ed elettricità. Un progetto realizzato gratuitamente dal Comune.

Dopo aver ottenuto il permesso, viene fornito un elenco di piante mediterranee consigliate, siano esse rampicanti (bignone, caprifoglio, gelsomino stellato, ecc.), perenni (agapanthus, gladioli, ecc.), succulente (sedum, ecc.), arbusti (lavanda, santolina), ma è anche vietato: “Non devono essere urticanti, tossici, urticanti, allergizzanti, invasivi, illeciti, allucinogeni”spiega Chantal May.

  • L’ORE, un altro strumento poco conosciuto

Dal 2016 esiste uno strumento poco conosciuto, l’ORE (Obbligo Reale Ambientale), diffuso a Nîmes l’anno scorso da un’associazione creata da Florian e Manon, Mémoire Verte. “Il nostro obiettivo? Tutelare ciò che esiste in termini di patrimonio naturale. L’ORE è un contratto firmato davanti a un notaio tra il proprietario del terreno e una comunità pubblica, un’associazione, che mira a tutelare il patrimonio immobiliare per 99 anni.” Abbastanza da spaventare gli sviluppatori immobiliari…

Questo sistema ha attirato l’attenzione anche dell’Ensemble Sauvons Puech-du-Teil, un quartiere in preda a una forte urbanizzazione dove non ci sono dubbi “non per vegetare, ma dove dobbiamo vegetare”.

Sulla piazza, una compostiera pubblica

Hoche e Gambetta saranno i primi due quartieri di Nîmes a vedere la creazione di una compostiera pubblica collettiva. “In linea di principio, entro la fine del 2024, ha affermato Zacharie Charmin, responsabile del dipartimento di riscossione e relazioni con gli utenti di Nîmes Métropole. Sarà collocato in piazza Graverol, lungo le mura del Forte Vauban. Gli utenti rimuoveranno un secchio biologico per portare i rifiuti organici nel composter condiviso, che sarà gestito da Agglo. Poi potranno venire a raccogliere il loro compost.” Per quanto riguarda i contenitori per la raccolta dei rifiuti, che saranno installati in via sperimentale all’angolo delle strade di Gambetta, dovrebbero apparire nel primo trimestre del 2025.“Attualmente stiamo avviando una fase di appalti pubblici… Verranno poi ordinati.”

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