chi è Hachem Safieddine, potenziale successore di Hassan Nasrallah alla guida di Hezbollah che Israele sostiene di aver ucciso?

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Martedì sera Israele ha confermato di aver “eliminato” Hachem Safieddine in un attacco a Beirut all’inizio di ottobre. L’uomo era destinato a prendere il timone di Hezbollah dopo la morte di suo cugino, Hassan Nasrallah, il 27 settembre.

L’esercito israeliano ha confermato, martedì 22 ottobre, di aver “eliminato” Hachem Safieddine in un attacco a Beirut all’inizio di ottobre. L’uomo, 60 anni, era l’atteso successore di Hassan Nasrallah alla guida di Hezbollah, lui stesso ucciso il 27 settembre.

“Possiamo ora confermare che durante uno sciopero circa tre settimane fa, Hachem Safieddine, capo del consiglio esecutivo dell’organizzazione terroristica Hezbollah, è stato ucciso”, ha affermato l’IDF in una nota.

un viaggio simile

Hachem Safieddine era il lontano cugino di Hassan Nasrallah. I due uomini hanno seguito un percorso simile, in particolare gli studi religiosi in Iran, paese al quale sono rimasti legati. Inoltre altri non era che il marito della figlia del generale iraniano Qassem Soleimani, ucciso nel 2020 da un attacco americano in Iraq.

Ancor prima della morte di Hassan Nasrallah, il cui stato di salute stava peggiorando, si faceva già il nome di Hachem Safieddine per succedergli.

considerato “terrorista” dagli Stati Uniti

Hachem Safieddine è sempre stato molto legato al cugino, con il quale ha condiviso una visione strategica e ideologica basata sulla resistenza, mantenendo legami molto stretti con l’Iran.

In attesa di succedere ad Hassan Nasrallah, ha supervisionato gli affari politici ed è stato membro del Consiglio della Jihad, che gestisce le operazioni militari. Era considerato un intransigente del partito.

Se lui è stato vicino all’Iran, lo stesso non si può dire degli Stati Uniti. In risposta alla pressione americana su Hezbollah, Hachem Safieddine ha indicato nel 2017 che “questa amministrazione americana mentalmente limitata e folle, posta sotto la guida di Donald Trump, non sarà in grado di danneggiare la resistenza”.

Da parte sua, il Dipartimento di Stato americano lo ha designato “terrorista” dal 2017. Naïm Qassem resta quindi a capo dell’organizzazione.

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