a La Rochelle i ricercatori identificano un’alga bruna capace di respingere il virus

a La Rochelle i ricercatori identificano un’alga bruna capace di respingere il virus
a La Rochelle i ricercatori identificano un’alga bruna capace di respingere il virus
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EViene raccolto a mano sulle spiagge della costa atlantica e potrebbe essere un’incredibile risposta per prevenire la diffusione del coronavirus. Il Fucus ceranoides è un’alga bruna comune, che cresce soprattutto negli estuari, e che ha appena rivelato un superpotere. Dobbiamo questa scoperta a un team di ricercatori provenienti da La Rochelle e dal Brasile, guidati da Laurent Picot, docente-ricercatore nel laboratorio Littoral Environnement et Société (LIENss) dell’Università di La Rochelle, che lavora da anni sulla farmacologia dei piante a scopo terapeutico. In sintesi, si cerca di identificare le molecole presenti in natura e che potrebbero essere utilizzate per la salute umana. I risultati dello studio sono stati pubblicati quest’estate sulla principale rivista internazionale “Marine Drugs”, sotto il nome del dottorando che ha svolto la sua tesi sull’argomento, Luiz Miranda de Souza Duerte Filho.

Nel caso del Fucus ceranoides, raccolto nel Golfo di Morbihan in Bretagna, poi essiccato, polverizzato e purificato, i ricercatori sono riusciti a individuare “peptidi in grado di inibire fortemente la proteasi 3CL del Sars-CoV-2, enzima essenziale per la moltiplicazione del coronavirus”, spiega lo scienziato. Più semplicemente per i principianti: queste piccole proteine ​​naturali contenute nelle alghe brune agiscono come antivirali. E il risultato è spettacolare: l’estratto idroalcolico blocca l’enzima del temuto virus fino al 70%. Un potente antivirale quindi.

“Gli organismi marini rappresentano una fonte poco esplorata ma promettente per la scoperta di composti antivirali originali”

Per Laurent Picot, soprattutto non dobbiamo credere che le epidemie, come quella che abbiamo vissuto con il Covid-19, siano alle spalle e dobbiamo quindi continuare a cercare. “Sebbene la vaccinazione sia efficace nel prevenire la mortalità dovuta alle infezioni da coronavirus, le infezioni da coronavirus rappresentano ancora una minaccia infettiva per la salute globale. Questa minaccia persiste a causa dell’emergere di nuove varianti, della bassa efficacia dei vaccini nelle persone immunocompromesse e delle barriere all’accesso ai vaccini a livello globale. La ricerca di trattamenti antivirali efficaci rimane una priorità per ricercatori e operatori sanitari. Gli organismi marini rappresentano una fonte poco esplorata ma promettente per la scoperta di composti antivirali originali», assicura il biochimico.

Obiettivo terapeutico

La scoperta di La Rochelle e dei ricercatori brasiliani potrebbe quindi essere successivamente utilizzata per sviluppare una formulazione terapeutica, come ad esempio uno spray nasale. Il Fucus ceranoides può anche avere un potere sorprendente nel curare l’herpes. Nel frattempo il laboratorio di La Rochelle continua a lavorare in numerosi ambiti con la voglia di farsi conoscere. Due anni fa mise in risalto le proprietà di una microalga, la Skeletonema marinoi, per trattare le forme lievi di acne, prevenirne l’aggravamento e limitare la produzione di sebo. E continua la ricerca per identificare nuove molecole marine e costiere per prevenire o curare alcuni tumori.


COVID-19

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