Tribunale penale di Blois
Lungimirante, il suo avvocato ha anticipato e gli ha fatto firmare una procura per rappresentarlo in sua assenza. “Il mio cliente non riesce a non bere per un solo giorno. A 44 anni era fuori cura ed è morto lentamente”una denuncia di Me Sarah Léveque. Chiarendo così che l’udienza del 15 ottobre 2024, all’inizio del pomeriggio, era già troppo tardi per sperare di vederlo sobrio sul banco dei testimoni.
Quattro mesi prima, il 9 luglio, era in questo stesso stato di ubriachezza che aveva ricevuto la visita di due gendarmi a Saint-Dyé-sur-Loire, dove vive con sua madre. L’allarme è arrivato dal medico curante di quest’ultima, che le avrebbe confidato che suo figlio “crede che ci siano persone in casa” e che avrebbe potuto “usare armi”.
Una birra dopo ogni risveglio
Quando sono arrivati nel pomeriggio, i soldati hanno subito messo le mani su una balestra. “Per lui era una decorazione”disse l’equipaggio, che voleva sequestrarlo. Con quasi 3,2 g di alcol per litro di sangue, l’uomo di 44 anni ha perso le staffe e ha schiaffeggiato un soldato. Prima di mordere alla gamba l’altro gendarme. “È piuttosto arrabbiato quando le sue cose vengono toccate”ha detto sua madre agli investigatori.
Violenza poi accompagnata da minacce di morte quando intima al suo cane: “Mangiateli, saranno due in meno.” Seppelliteli in giardino, non li vedremo. » “Beve quotidianamente da circa vent’anni, la situazione è peggiorata con la morte del papà quasi dieci anni fa”ha continuato il suo avvocato.
Sul pavimento, Stéphanie Clément-Bornet, in evidenza “il filo conduttore: il problema con la polizia e un problema di alcol” nelle cinque voci del suo record. “La prima cosa che fa la mattina è bere una birra. »
Alle sue richieste ha fatto seguito il tribunale: otto mesi di carcere, sospensione condizionale totale, obbligo di custodia e, in particolare, divieto di detenzione e porto d’armi per cinque anni. L’uomo, disoccupato, dovrà risarcire 400 euro a ciascun gendarme per il danno morale subito