Nato nel 1971 o 1972 a Villefontaine, David Vallat si è convertito all’età di 15 anni cadendo nella delinquenza, commettendo una serie di furti con scasso, furti d’auto e poi rapine.
Quando raggiunse la maggiore età, si dedicò a una pratica più avanzata dell’Islam e poi si radicalizzò. Nell’aprile 1994 è tornato in Afghanistan dove ha seguito per diversi mesi un addestramento militare in un campo jihadista.
Fu al suo ritorno in Francia, nel dicembre 1994, che formò, con un altro jihadista, la cosiddetta cellula Chasse-sur-Rhône, fornendo sostegno al Gruppo islamico armato algerino. L’anno successivo, nel contesto degli attentati in Francia, il gruppo fu smantellato e David Vallat fu arrestato a Chasse-sur-Rhône. Nella sua abitazione sono stati rinvenuti armi e materiali per la realizzazione di ordigni esplosivi.
Condannato a cinque anni di carcere, in appello, ha trascorso più di quattro anni dietro le sbarre prima di essere rilasciato. Da allora, presentandosi come “deradicalizzato” grazie al carcere, aveva ripreso gli studi di storia e poi si era formato come fabbro. Negli anni 2010, il jihadista pentito ha aumentato le sue apparizioni mediatiche e pubbliche, per testimoniare il suo percorso personale.
Stabilitosi nel Var da ultimi anni, il 53enne originario del Nord-Isère è stato trovato morto lo scorso fine settimana. È stata aperta un’indagine, si preferisce la morte naturale.